«G esù è il figliastro di san Giuseppe!», sostiene Nichi Vendola. «Tu bestemmi!», risponde Roberto Formigoni. «Non ho bestemmiato!», controreplica Vendola. È successo mercoledì notte a Matrix . Chi ha ragione?
Qui c'è di mezzo l'essenza della nostra storia da duemila anni in qua. Sono faccende per cui (...)
(...) gente dà la vita. Dunque Vendola dovrebbe evitare di giocare con il caso più serio della vicenda umana di ieri e di oggi. Di fatto, Nichi ha buttato un sassolino di teologia spicciola, ha proposto una formula nuova del catechismo cattolico. Lasciamo perdere la questione della blasfemia. Del resto Gesù perdona settanta volte sette. Vediamo la sostanza. Il tema di discussione era quello del diritto di adozione da parte di coppie omosessuali. Il riferimento specifico di Vendola era alla stepchild adoption , letteralmente adozione del figliastro. Il disegno di legge Cirinnà, che è in discussione al Senato, la prevede. Ed ecco che, con quella affermazione, Nichi, che è gay e cattolico praticante, ha cercato di tirare san Giuseppe dalla sua parte. Se adotto un bambino con il mio partner, alla fine imito il Falegname di Nazareth.
Seguiamo il ragionamento del leader di Sel. Giuseppe non era il padre biologico di Gesù, ma il patrigno, avendo sposato una donna che lo ha concepito con un Altro. Dunque in senso tecnico ha praticato una stepchild adoption d'accordo con la Madonna, la quale a sua volta ha dato l'utero in affitto per una fecondazione artificiale da parte di un terzo. Proprio la pratica paventata e giudicata abominevole da chi non accetta le adozioni gay. Esempio. C'è una ragazza povera in India. La si compra per nove mesi. Il «prodotto» è figlio legale di un gay, l'altro lo adotta altrettanto legalmente. Ecco fatto. Questa seconda parte del discorso non è stata sviluppata da Vendola. Il quale di certo non si comporterebbe così. Ma per favore la si smetta di molestare la Sacra Famiglia, trascinando ora Giuseppe a testimonial delle adozioni gay, così come in passato il concepimento misterioso accaduto a Maria fu vantato dai propagandisti della materia come primo caso di fecondazione artificiale.
Ed eccoci alla sostanza. Giuseppe era sposo di Maria, e con lei intendeva vivere castamente. Le nozze erano già state celebrate. Ed ecco che Maria, tornata dalla visita alla cugina Elisabetta, è incinta. Si vede. Ha la pancia. Giuseppe non sa cosa fare, non vuole denunciarla come adultera, vuole rimandarla a casa dei suoi in segreto. In sogno però gli appare un angelo e lo rasserena. Chi nasce è il figlio di Dio, concepito da Maria verginalmente, senza conoscere uomo. Sarà Giuseppe a dargli il nome. Egli ne è il padre putativo, cioè legale, Gesù sarà insieme il Figlio del falegname e il Figlio di Dio.
Qualcuno, allora, seguendo come Vendola la logica delle apparenze, potrebbe dire che era un figlio bastardo che inquinava la linea regale. No problem . A Gesù ne hanno dette di tutti i colori. A sentirsi dare del figliastro non credo dunque che il Nazareno si sia offeso. Anzi.
Ha chiesto di essere riconosciuto negli orfani, nei poveri, dunque anche nei figliastri. Non è questo il problema più serio, ha fatto di molto peggio Nichi. È stato quando ha detto da qualche parte che Cristo è stato il primo comunista. Quella sì che è una bestemmia sanguinosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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