Politica

Dalla casa del reality alla casa pagata da noi

Casalino è passato dal "Grande Fratello" all'ufficio stampa M5S. A Roma vive in un alloggio affittato dal gruppo con soldi pubblici, già costato 40mila euro

Dalla casa del reality  alla casa pagata da noi

Sono tutti ladri, brutti e cattivi. Tranne loro, ovviamente, il lato buono e candido della politica. Almeno è quello che i grillini vogliono far credere tramite i dispacci da Istituto Luce pubblicati sul blog di Grillo e sui siti della Casaleggio associati. Ma quando mai. Tra figuracce assortite, scivoloni, impreparazione manifesta, tesi complottistiche ridicole e accuse da bar sport, ecco che il Movimento 5 stelle spicca proprio per quelli sprechi che da anni si affanna a denunciare.

Secondo quanto ricostruito da L'Espresso dall'inizio della legislatura, i grillini al Senato hanno speso circa 160mila euro per pagare l'affitto di casa ai dipendenti dello staff della comunicazione. Mica monolocali in periferia ma alloggi di prestigio in una delle più belle zone di Roma, tra il Pantheon e via Giulia. Un gruppo ristretto di fedelissimi tra cui c'è anche Rocco Casalino, l'ex inquilino della casa del Grande Fratello ora inquilino della Capitale. A nostre spese.

Nell'esclusivo club di intellighenzie , distintosi per la qualità del loro lavoro, figurano Nicola Virzì, alias Nik il Nero, famoso per le sue strampalate accuse a politici, giornalisti e cattivoni vari; Claudio Messora, alias Byoblu, ex responsabile comunicazione poi spedito a Bruxelles, celebre, tra l'altro, per un post rivolta alla presidente della Camera Boldrini «Cara Laura, se anche noi fossimo potenziali stupratori tu non correresti nessun rischio». Ma soprattutto lui, Rocco Casalino, attuale coordinatore dello staff comunicazione noto per la sua partecipazione alla prima edizione del reality show Il Grande Fratello . Il buon Rocco, da quasi due anni, condivide con un collega uno splendido appartamento al quinto piano di un palazzo settecentesco in via di Torre Argentina, a due passi dal Pantheon. Uno sfizietto costato finora al gruppo 5 Stelle 40mila euro. E la Lega Nord cavalca subito la vicenda e chiede al questore del Senato di chiarire se tali affitti siano compatibili con i contributi assegnati ai gruppi. Pronta la replica M5s: «Tutto regolare - A conferma che si comportano esattamente come quelli che attaccano - La Lega pensi ai suoi diamanti», dicono in una nota.

Dalla casa del Grande Fratello, alla casa del grande fesso (il contribuente italiano), il passo per Casalino è stato breve. Ma il suo passato ingombrante, tra reality e salotti Tv, è stato un fardello difficile da scrollarsi di dosso. Da convinto, a suo dire, sostenitore di Rifondazione Comunista, Casalino viene folgorato sulla via di Sant'Ilario ma quando a fine 2012 provò a candidarsi per le regionali in Lombardia, si beccò reprimende e accuse dei militanti storici che lo vedevano (e per moltissimi tutt'ora è così) come fumo negli occhi: un personaggio dello spettacolo convertito, un danno per il movimento, un elemento negativo. Ma il caritatevole Beppe lo prende in simpatia e, motu proprio (ricordate la storiella dell'uno vale uno e degli incarichi affidati per merito?), lo assume nello staff comunicazione.

La città Eterna, un bel lavoro ottimamente retribuito (si parla di una cifra che oscilla tra i 4 e gli 8 mila euro lordi al mese) e una casa di lusso. Dal Grande Fratello Tv, al grande padrino politico. Tutto lecito, per carità. Ma sarebbe bello e assai dignitoso se i grillini evitassero patetiche sceneggiate e ridicole crociate in cui affermano la loro diversità in un mondo sporco e corrotto.

Facile fare i moralisti con i privilegi altrui dimenticando i propri.

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