A fine giornata Silvio Berlusconi smentisce: «No, ho raccontato una storiella...». Anche da Forza Italia si precisa che quella è «roba vecchia, del 2008». Ma il caso ormai è scoppiato dopo l'audio del Cavaliere pubblicato da La Presse con le parole pronunciate durante l'assemblea di gruppo alla Camera sui suoi rapporti con Putin.
Berlusconi ha ricordato Pratica di Mare e come riuscì a mettere insieme al tavolo Bush e Putin. Ha poi spiegato di aver avuto in regalo dallo zar venti bottiglie di vodka e una lettera e di aver riallacciato i rapporti con lui. Sul conflitto in Ucraina ha parlato anche del possibile ingresso di Kiev nella Nato: «I ministri russi hanno detto che siamo già in guerra con loro perchè forniamo armi e finanziamenti all'Ucraina. Però sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato un po' i rapporti con il presidente Putin, un po' tanto, nel senso che per il mio compleanno mi ha mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce. Sono stato dichiarato da lui il primo dei suoi cinque veri amici», riporta l'audio di La Presse. Da Forza Italia viene smentita una presunta ripresa dei rapporti tra il Cavaliere e Putin. Berlusconi, viene precisato, nell'assemblea con i parlamentari si riferiva a un episodio risalente a molti anni fa. «Si tratta di regali del 2008», dice anche il coordinatore azzurro Tajani. «La posizione di Forza Italia e del Presidente Silvio Berlusconi rispetto al conflitto ucraino e alle responsabilità russe, è conosciuta da tutti, è in linea con la posizione dell'Europa e degli Stati Uniti, ribadita in più e più occasioni pubbliche. Non esistono nè sono mai esistiti margini di ambiguità» riporta una nota di Forza Italia. Ma su quelle dichiarazioni scoppia il caso politico. «Le parole di Berlusconi gettano una luce inquietante sulle sue posizioni degli ultimi giorni. Per conto di chi ha riallacciato i rapporti? Per conto di Forza Italia?» chiede la piddina Lia Quartapelle. Risponde il neo presidente del Senato, Ignazio la Russa, che stempera i toni e difende il Cavaliere: «Nessuna sbandata su Putin».
Sullo stesso tema si registrano anche le parole del nuovo presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana: «Occorre fare attenzione con le sanzioni alla Russia perché potrebbero diventare un boomerang e noi potremmo trovarci in grave difficoltà».
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