Caso Perego, guerra in Rai: altre teste rischiano di cadere

Dopo la chiusura del programma per la lista sessista sulle donne dell'Est, ecco i dirigenti che adesso tremano

Caso Perego, guerra in Rai: altre teste rischiano di cadere

I provvedimenti non sono finiti. Il giorno dopo la chiusura del programma Parliamone Sabato, quel che si apprende in Rai è che ci saranno ulteriori sanzioni per chi aveva la responsabilità della puntata incriminata in cui si è dibattuto sulle donne dell'Est e sui motivi per cui i maschi italiani le preferirebbero alle connazionali. Un polverone sul programma di Paola Perego come pochi se ne sono visti nella televisione pubblica: un coro unanime di condanna, passato dal web all'intero arco politico, sfociato nella decisione del direttore generale Antonio Campo Dall'Orto di cancellare la trasmissione. C'è chi ha applaudito alla decisione dei vertici Rai, chi ha chiesto rimedi ancora più drastici, chi invece ha definito la scelta ipocrita e sproporzionata rispetto a quanto accaduto, chi infine condivide la lista mostrata in puntata secondo cui le ragazze dell'Est sono più sexy, più in forma, più inclini a perdonare i tradimenti dei mariti, disposte a farsi comandare, casalinghe perfette e meno frignone delle donne italiane. Insomma, un casus belli che ha di nuovo scatenato la guerra dentro la Rai, fuori dalla Rai e contro la Rai.

Ieri altre decisioni non ne sono state prese, però nei prossimi giorni verranno valutate le responsabilità della catena di comando. Sotto «indagine» è il capostruttura dei programmi del day time Raffaella Santilli, responsabile anche della trasmissione di Paola Perego, quest'ultima unica, finora, insieme alla sua redazione, ad aver pagato per quanto accaduto. Se le mancanze della Santilli nel comprendere l'inopportunità di trattare l'argomento nel modo in cui è stato trattato e, soprattutto la scelta sbagliata degli ospiti chiamati a dibattere il tema, verranno accertate, per lei potrebbero scattare delle sanzioni, che potrebbero andare dal cambio di ruolo, alla sospensione fino al licenziamento. Nessuno si è scordato il caso di Antonio Azzalini, pure capostruttura di Raiuno, licenziato per la questione del count down dell'ultimo dell'anno partito alcuni minuti prima della mezzanotte. Ieri il dg Campo Dall'Orto ha detto che i programmi del day time cambieranno dall'autunno: «Sono certo che quando accaduto ispirerà i comportamenti rispetto a quello che andremo a costruire».

Tra gli autori della Vita in diretta, di cui Parliamone Sabato è una costola, c'è Gregorio Paolini, uno dei più noti creatori di programmi, da Verissimo (Canale 5) a Convenscion (Raidue). Gli altri autori sono la stessa Paola Perego e Serena Costantini. A Paolini, che specifica di non aver lavorato alla puntata incriminata, chiediamo come è andata secondo lui. «Penso che volessero seguire una linea ironica, però sulla tv pubblica tutto quello che dici ha un peso enorme. Ma penso anche che questi incidenti dipendano dall'incubo degli ascolti, dalla ricerca di punti in più di share. Paola Perego ha alzato gli ascolti del sabato. Bisogna però capire che la guerra tra Rai e Mediaset è finita, che ci sono tanti altri canali, da Sky a Discovery al web e non c'è più bisogno di rincorrere Canale 5». Ma lei fa parte della squadra che realizza questi programmi del day time...

«Infatti, io cerco di mantenere un certo stile, di mettere degli stop, soprattutto alla deriva della cronaca nera, quando qualcuno esagera io cerco di frenare, di dire basta alle interviste alle mamme che piangono il figlio appena ammazzato...». Ora si vedrà come finirà con le donne dell'Est.

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