Catalogna, beffa ai poliziotti Il "cenone" della Vigilia? Misero, scongelato, scondito

Beffati i 15mila agenti inviati da Madrid

Catalogna, beffa ai poliziotti Il "cenone" della Vigilia? Misero, scongelato, scondito

Barcellona - Non è mai stato per loro un lavoro semplice. In tre mesi di permanenza sul suolo catalano sono stati insultati in ogni modo, chiamati «invasori», per usare l'epiteto meno offensivo. Sono stati sfrattati più volte, derisi, costretti a dormire sulle navi o in residence fuori mano, fatiscenti e scomodi. I quindicimila uomini della Guardia Civil e della Policia nacional, le forze di rinforzo inviate in autunno da Madrid per coordinare i Mossos d'Esquadra nei giorni difficili del referendum e della deriva nazionalista, il giorno di Natale hanno subito l'ennesimo sgambetto: una cena natalizia sicuramente non all'altezza dell'evento e non degna del loro impegno, di militari in missione, lontani da casa, con frutti di mare scaduti.

Questo il menù natalizio per i quindicimila uomini del ministero dell'Interno: prima portata, un piatto di spaghetti, stracotti, insipidi e con frutti di mare, scongelati, al limite della tolleranza. Seconda portata due crocchette fritte di patata con un filetto fritto di merluzzo accompagnati da non più di tre olive ripiene di acciuga. Da bere, una bottiglietta in plastica d'acqua naturale. Insomma, un po' misero come cenone della vigilia, quando la Spagna spende tra i 4 e i 5 miliardi di euro. «In galera si mangia molto meglio», hanno tuonato dal Sup, il potente sindacato delle forze dell'ordine che a Madrid ha sollevato il caso e chiesto un'interrogazione parlamentare per capire chi era responsabile del cenone. Il ministro degli Interni Juan Ignacio Zoido, in vacanza, è ritornato nella Capital per tentare di arginare la polemica e approfondire il caso, in un momento in cui tutto l'esecutivo del premier Mariano Rajoy, è sulla graticola, attaccato dalle forze d'opposizione per non essere riuscito a contenere il ritorno delle forze secessioniste alle elezioni regionali catalane. «È una vergogna e una presa per i fondelli», ha detto il portavoce del Comando generale delle Forze in catalogna. «Ci hanno ingannato: sulla carta il menù era descritto con prodotti e ingredienti d'alta qualità, ma poi ci hanno scodellato un rancio della peggiore galera».

Zoido, capo del dicastero che comanda le truppe, ha già confermato due riunioni d'urgenza in settimana con i sindacati di Polizia e i rappresentanti della Guardia Civil, dove si parlerà anche di adeguamento dei salari, rimasti congelati al 2009. Il ministero degli Interni vuole capire quanto è costata la cena-beffa della Vigilia alle casse dell'erario e soprattutto perché la società catalana di catering non ha mantenuto gli standard di qualità discussi.

Unica consolazione che ieri, Zoido ha confermato il ritiro completo dei quindicimila dal prossimo sabato, gli «squadroni d'occupazione», come li ha chiamati l'ex vicepresidente Orio Junqueras (in carcere dal 2 novembre per sedizione) nei giorni caldi, post referendum e post rivolte urbane: la Guardia Civil era finita sotto inchiesta per avere abusato della forza contro persone inermi armate soltanto della schede per votare.

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