Il Quirinale chiama il San Raffaele. Una telefonata inaspettata, non programmata, e soprattutto molto apprezzata. Anche il presidente Mattarella ha voluto chiamare Berlusconi per sincerarsi delle condizioni di salute del leader di Forza Italia. Una telefonata cordiale, affettuosa, che ha fatto molto piacere al Cavaliere, quasi commosso dalle tante manifestazioni d'affetto nei suoi confronti. Il capo dello Stato gli ha augurato una pronta guarigione e si è informato dal diretto interessato sugli sviluppi della degenza.
La telefonata del capo dello Stato ha fatto seguito a quella altrettanto gradita del presidente del Ppe, Joseph Daul. Un colloquio lungo, caloroso, col quale il francese ha voluto essere aggiornato sulle condizioni dell'amico. «Mi raccomando Silvio, rimettiti in sesto presto. Guarda che il Ppe ha ancora bisogno di te». Una telefonata, quella di Daul, che ha valore pure politico: «Bene, Daul ci conferma la vicinanza umana e politica del Ppe al nostro presidente e a Forza Italia», è il commento della portavoce del Cavaliere, Deborah Bergamini.
«Straordinario», è il commento di Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan che fa avanti indietro dal San Raffaele di Milano: «Ho trovato Berlusconi bene, forte e carico. È straordinario perché è stato operato martedì e dopo pochi giorni è già in forma». In effetti il Cavaliere, nonostante fosse sotto i ferri giusto sette giorni fa per un'operazione a cuore aperto, cammina, telefona, lavora e soprattutto s'interessa e s'informa della sua Forza Italia.
L'ultimo cadeau che lo fa sorridere è un plico con gli ultimi sondaggi sfornati dalla fidata Alessandra Ghisleri. L'analisi della sondaggista conferma quanto il Cavaliere sente a pelle: la popolarità di Renzi cala. Secondo lo studio di Euromedia Research l'apprezzamento del premier passa dal 28,7% al 28%. Quello del leader di Forza Italia, invece, cresce nonostante l'inceppo al cuore. La fiducia nel Cavaliere passa dal 23,5% al 24,8%.
Anche Forza Italia non sta male, nonostante i riflettori accesi sul suo leader siano stati molto più blandi rispetto a quelli puntati sugli altri, specie in campagna elettorale. Il Pd, nell'arco di una sola settimana, lascia sul campo un altro 0,5% e si ferma al 29,3%. Secondo il partito di Grillo che guadagna la stessa percentuale (28,5%). Forza Italia, invece, rimane stabile rispetto alla settimana precedente (13,6%); mentre la corsa del Carroccio pare subire una brusca frenata. Anzi, indietreggia: in sette giorni la Lega di Salvini perde lo 0,4% e fa segnare un 13,1%.
Un dato, questo, che dovrebbe ridimensionare le ambizioni di leadership del capo del Carroccio sulla coalizione di centrodestra. Malino anche Fratelli d'Italia, nonostante il buon risultato della sua leader Giorgia Meloni a Roma. I fratellitalioti perdono lo 0,3% fermandosi al 4,5%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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