"Il Cavaliere? Un'eccezionalità storica"

Calopresti: "Silvio divenne il manager di De André e Villaggio"

"Il Cavaliere? Un'eccezionalità storica"

Silvio Berlusconi manager di Fabrizio De André e Paolo Villaggio negli anni mitici degli show sulle navi da crociera. A raccontare questo dettaglio inedito della giovinezza berlusconiana è Mimmo Calopresti, regista passato dalla militanza in Lotta Continua («Una banda di stronzi che mi faceva perdere solo tempo») al cinema d'autore con i mostri sacri: «Berlusconi è un uomo di teatro, non riconoscergli un'eccezionalità storica è un errore. Ho conosciuto molto bene e amato alla follia De André - racconta Calopresti intervistato dal Fatto quotidiano -, che con Berlusconi, Paolo Villaggio e Fedele Confalonieri aveva condiviso l'esperienza sulle navi fa crociera. Secondo Fabrizio, Berlusconi era un animatore straordinario. Travolgeva i vecchietti, faceva casino, coinvolgeva chiunque».Poi un giorno, stando al racconto di De André, il futuro fondatore di Fininvest decide di dare una svolta a quella brigata di chansonnier e artisti da crociera. Calopresti la riassume così: «Un giorno Berlusconi si ruppe i coglioni e riunì il gruppo: Ragazzi, Fabrizio, da oggi per me basta navi, basta serate e basta viaggi. Avete bisogno di qualcuno che vi organizzi la vita. Vi farò da manager. In poco tempo, mi raccontò De André, iniziarono a guadagnare il doppio». Anche Villaggio, grande amico d'infanzia del cantautore genovese (fu Villaggio ha inventare il soprannome «Faber»), in altre occasioni ha raccontato l'incontro con Berlusconi showman sulle navi della Costa Crociere, dove il comico si imbarca come animatore. «Le crociere si facevano d'estate nel Mediterraneo e d'inverno ai Caraibi - racconto Villaggio in altre interviste -. Ho passato sulle navi cinque anni, mi chiamavano le petit connard, il coglioncino. Ho avuto compagni straordinari come Fabrizio De André. Saliva sul palco e davanti agli ottuagenari attaccava: Quando la morte ti chiamerà. Tutti con le mani sulle palle, uomini e donne... Mentre ai piani inferiori c'era lui, un pianista pieno di capelli umani che cantava Come prima, più di prima ti amerò. Era Silvio Berlusconi». Che secondo Villaggio «non era un creativo, usava le barzellette per farsi accettare», e con le donne era addirittura «molto timido». Difficile da immaginare, ma sono ricordi d'artista e vanno presi così.Il comico non cita mai la storia di un Berlusconi manager suo e di André, raccontata invece dal regista Calopresti. Come neppure fa la biografia ufficiale dell'ex premier, «Una storia italiana», pubblicata prima delle elezioni del 2001. In quelle pagine si legge infatti: «(Berlusconi, ndr) Per pagarsi gli studi universitari, con l'amico Fedele Confalonieri, si imbarcò sulle navi della Costa Crociere, come cantante e intrattenimento. Fedele al piano, Silvio alla chitarra o al contrabbasso, i due improvvisano duetti jazz; poi Silvio cantava.

Ancora adesso, quando si ritrovano, Fedele si esibisce nel suo repertorio di musica classica e poi lascia il piano a Silvio». Ai vecchi tempi, invece, un quartetto davvero incredibile: loro due, Villaggio e Fabrizio De André.PBra

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