"Accogliere un profugo significa salvare una vita. Pertanto, in nome del Vangelo, chiediamo di non porre ostacoli, anche di natura legislativa, all'accoglienza e al primo aiuto dei migranti che giungono sulle nostre coste o che bussano alle nostre porte".
Lo scrive il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, in una lettera al settimanale cattolico "Famiglia cristiana" sulle attese e le prospettive del 2019.
Secondo il presule, l'Italia vive un clima di "smarrimento che, in assenza di politiche rasserenanti, genera paure e angosce. Paura di vivere relazioni sterili, fragili, destinate a spezzarsi; angoscia di perdere o di non trovare un'occupazione dignitosa, stabile, correttamente retribuita e giustamente tutelata; paura di appartenere a società sempre più senza volto, perchè ogni giorno più complesse e plurali".
In questo contesto, dice l'arcivescovo di Perugia, la Chiesa cattolica "si prende cura dei poveri, degli 'scarti' e degli ultimi. I poveri, anche quelli di cui non sappiamo nulla, appartengono alla Chiesa 'per diritto evangelico', come disse Paolo VI.
Ed è in virtù di questo 'diritto evangelico' che la Chiesa italiana si muove con cura e compassione verso coloro che scappano dalla povertà, da guerre, carestie, fame, persecuzioni".Poi il monito, citando papa Francesco: "L'accoglienza va fatta con carità, grande responsabilità e secondo le possibilità effettive" di ciascuna nazione.
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