
La Commissione europea ha multato Google per 2,95 miliardi di euro e il presidente americano Donald Trump ha minacciato nuovi dazi all'Ue per una sentenza che definisce "ingiusta". Secondo Bruxelles, la multinazionale californiana avrebbe violato le norme antitrust europee distorcendo la concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie (adtech). Più precisamente, Google avrebbe favorito i propri servizi tecnologici per posizionare la pubblicità online a scapito dei fornitori concorrenti, degli inserzionisti e degli editori online. Ragione per cui la Commissione ha ordinato a Google di porre fine a queste pratiche e di attuare misure per rimediare ai suoi "conflitti di interesse intrinseci". Trump, però, non ha fatto gradito e sui social ha attaccato l'Europa, a suo avviso colpevole di "sottrarre denaro che altrimenti sarebbe andato a investimenti e posti di lavoro americani".
E proprio ieri Trump ha tenuto una cena alla Casa Bianca con i vertici delle Big Tech americane. C'era Mark Zuckerberg, presidente e amministratore delegato di Meta Platforms (e dunque di Facebook, Instagram e WhatsApp). "Questo è l'inizio della tua carriera politica", gli ha detto il presidente americano a favore di telecamere, mentre l'imprenditore negava arrossendo. La first lady Melania era invece vicina a Bill Gates.
Tra i presenti Tim Cook, che ha ereditato da Steve Jobs la guida di Apple, e l'ad di Microsft Satya Nadella e quello di Google Sundar Pichai. E poi il numero uno di OpenAI, Sam Altman, acerrimo nemico di Elon Musk, proprietario di Tesla e X, che è stato invitato ma non ha partecipato.