Il centrodestra si schiera contro il bis giallorosso. Berlusconi: "Hanno fallito"

Il leader ribadisce la necessità di un esecutivo di alto profilo. Pressing della Meloni: "Al voto"

Il centrodestra si schiera contro il bis giallorosso. Berlusconi: "Hanno fallito"

Nelle ore in cui crescono di intensità le voci di un secondo giro di consultazioni di Roberto Fico con le forze della maggioranza, Goffredo Bettini chiude la porta a un governo di unità nazionale. Uno scenario multiforme e confuso, in cui restano aperte tutte le opzioni, ma in cui il Conte ter continua ad apparire come la via più praticabile, a condizione che si soddisfino le condizioni poste da Matteo Renzi.

Il centrodestra, di fronte a questo panorama politico avvolto nelle nebbie, ribadisce il suo «no» alla riproposizione di un governo e di una maggioranza che hanno fallito nella gestione della pandemia. Bisogna cambiare «profondamente strada», pur con «sensibilità diverse», dice al Corriere della Sera, Silvio Berlusconi. E una eventuale differenziazione sul sì o no a un governo istituzionale «non è il tema», perché il centrosinistra sta provando «a ogni costo» a rimettere assieme una maggioranza che ha fallito, commettendo «un grave errore». «L'Italia in questo momento drammatico avrebbe bisogno di un governo di alto profilo, con tutte le forze migliori del Paese, mettendo da parte i conflitti e gli interessi di parte». Anche se, come dice Licia Ronzulli, «una personalità universalmente stimata e riconosciuta come una risorsa di altissimo profilo come Mario Draghi non deve essere tirata per la giacchetta da singoli partiti. Nessuno può e deve pensare di sostituirsi al presidente della Repubblica».

Più dura la posizione di Giorgia Meloni che pizzica il capo dello Stato sul mandato esplorativo affidato a Roberto Fico, definendolo una «scelta politica». Sergio Mattarella «ha un ampio ventaglio di possibilità, incluso lo scioglimento delle Camere previsto dall'articolo 88 della Costituzione», dice a Repubblica. Questo Parlamento «non ha i numeri per una soluzione efficace, come dimostra la storia dell'ultimo anno. E se si farà un governo sarà perfino più debole di quelli passati, indipendentemente da chi esplori», spiega. Rifare lo stesso governo «dopo aver perso due mesi in liti, trattative, compravendite» sarebbe «un bieco gioco di palazzo e di poltrone». In due mesi «avremmo già votato e avremmo avuto un governo stabile e serio per cinque anni». Questa «è una crisi infinita e gli italiani sono già esausti». In ogni modo non sembra «dai nostri colloqui, che il presidente Mattarella abbia escluso il voto». Ovviamente, per rispetto al capo dello Stato, «le sue soluzioni andranno vagliate. Ma non esiste alcuna apertura a ipotesi istituzionali o come le si voglia chiamare. Sicuramente non da parte di Fratelli d'Italia». Matteo Salvini, a sua volta, prova a tracciare un percorso verso il voto. «Basta perdere tempo prezioso!», sottolinea il leader del Carroccio.

«Portiamo subito in Parlamento decreti per assunzione di medici e infermieri e per un piano vaccinale serio, per rimborsi dell'80% del fatturato perso a tutte le attività economiche come in Germania, per l'assunzione di insegnanti e personale scolastico per riaprire in sicurezza le scuole e coprire le cattedre, per rottamare 50 milioni di cartelle di Equitalia, per sbloccare tutti i 500 cantieri fermi, per approvare un Recovery Plan efficace e condiviso. E poi si dia la parola agli italiani per eleggere un Parlamento che garantisca serietà, efficienza e stabilità per cinque anni, non per cinque mesi».

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