Che schifo lo Stato che paga riscatti ai cittadini di serie A

La figuraccia di Gentiloni: non risponde ai Bulgari che dicono di essere stati abbandonati, ma certifica che la fermezza non vale per i tagliagole

Che schifo lo Stato che paga riscatti ai cittadini di serie A

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ieri ha scritto un articolo sul Corriere della Sera in risposta a una intervista rilasciata allo stesso quotidiano da Anna Bulgari, sequestrata nel novembre 1983 insieme con il figlio Giorgio, all'epoca diciassettenne. Per il rilascio dei due ostaggi, la famiglia sganciò 4 miliardi di lire, allora una cifra sbalorditiva.

La figlia della Bulgari, Laura Calissoni Colnaghi, avvocata e imprenditrice, si incaricò di trattare con i banditi, gente particolarmente crudele (mozzò un orecchio al fratello per sollecitare il versamento del denaro); nel raccontare, sempre al Corriere, come si svolsero i fatti, ricorda che la Procura minacciò di congelare i beni familiari, tra cui i conti correnti bancari. Sottolinea, inoltre, con rammarico, di essere stata lasciata sola in balia dei criminali che pretendevano sempre più soldi. Lo Stato (esclusi i carabinieri) non si fece vivo, il governo si guardò bene dal darle una mano: nemmeno una telefonata di conforto, di solidarietà.

Laura si arrangiò tra mille difficoltà. Oggi, giustamente, s'indigna nel constatare che per liberare Greta e Vanessa, prigioniere in Siria di terroristi islamisti, si sono mobilitate le istituzioni nazionali, servizi segreti compresi, e sono stati prelevati dalle casse pubbliche milioni e milioni di euro, ben 12, allo scopo di pagare l'ammontare del riscatto. Ha pienamente ragione di lagnarsi, la signora Calissoni Colnaghi. Con i rapitori (e le loro vittime) un Paese non può usare due pesi e due misure, impedendo per legge di remunerare il reato se questo avviene in patria, e facendo il contrario se avviene all'estero, addirittura intervenendo ufficialmente con propri uomini nei negoziati con i delinquenti e sborsando somme ingenti per soddisfare le loro richieste.

O le leggi sono uguali per tutti o sono leggi del piffero, di Paese del piffero, incapace di comportarsi coerentemente. Secondo il ministro Gentiloni, invece, ci sono sequestri e sequestri. Quelli che si compiono in Italia sono di serie B, per cui i familiari delle vittime sottostiano alle norme del codice; quelli commessi in un Paese straniero, viceversa, sono di serie A e occorre che se ne occupi lo Stato, costi ciò che costi.

In altre parole, il responsabile della Farnesina sostiene che i terroristi sono dei cattivoni, dato che non esitano a tagliare gole, pertanto - pur combattendoli (ma non dice come) con ogni mezzo - i loro ostaggi meritano l'aiuto del governo, obbligato a salvare la vita dei cittadini; invece i delinquenti comuni, che commettono lo stesso reato sulla penisola, sono degli straccioni e come tali vanno presi sotto gamba; quanto alle loro vittime, pace amen, vale la legge.

Alla fine del suo pezzo, Gentiloni afferma testualmente: «So di non aver risposto, cara signora Bulgari, al suo angoscioso interrogativo sulle scelte del 1983. Ho provato a spiegare, per quanto possibile, quelle di oggi». In effetti non ha risposto, forse perché è consapevole di avere torto marcio. Per vari motivi.

Primo. Chi, come Greta e Vanessa si reca in una zona ad alto rischio deve sapere a cosa va incontro, visti i precedenti. Se sorvola sui pericoli che sfida, anche se agisce a fin di bene, sia avvertito che l'Italia non andrà in suo soccorso, come non ci andrebbero gli Stati Uniti, l'Inghilterra eccetera.

Secondo. Saldare il riscatto significa foraggiare i terroristi, i quali lo investiranno in armamenti e le loro azioni di guerra saranno ancor più feroci.

Terzo. Non è vero che rispetto al 1983 sia cambiato qualcosa in materia di rapimenti di qualsiasi stampo. Infatti, rammento al ministro che Aldo Moro nel 1978 fu sequestrato dalle Brigate rosse e nessuno, eccetto i socialisti, immaginò di sedersi al tavolo con i combattenti comunisti per convincerli, in cambio di quattrini o altro, a rilasciare il presidente della Democrazia cristiana. Passò la cosiddetta «linea della fermezza». Talmente ferma che lo statista fu ammazzato. L'esecutivo Renzi ha una nuova idea?

Quarto. Il reato di cui si discute ha sempre quale scopo una remunerazione, sia che venga commesso da criminali comuni sia che venga commesso da fanatici religiosi o atei. Quindi va represso applicando le stesse regole.

La realtà è che la famiglia Bulgari fu abbandonata a se stessa benché avesse diritto a essere tutelata in terra

italiana; e che le Vispe Terese in gita turistico-benefica si sono giovate, al contrario, della fattiva assistenza delle istituzioni, per quanto avessero deciso d'intraprendere quel viaggio avventato senza esservi costrette.

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