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Chi è Stefano Schwartz, l'anti-Renzi di D'Alema

Trentatrè anni, torinese, ex renziano: Schwartz sarà il nuovo volto scelto da Baffino per guidare la campagna per il No

Chi è Stefano Schwartz, l'anti-Renzi di D'Alema

Il viso paffuto, i capelli fluenti, un pedigree da purosangue dei circoli che contano a livello internazionale. Il trentatrenne Stefano Schwartz è il nuovo volto scelto da Massimo D'Alema come coordinatore della campagna per il No al referendum sulla riforma della Costituzione.

Come racconta La Stampa, l'ex premier ha scelto una strategia nuova per sconfiggere Matteo Renzi nella campagna referendaria che potrebbe decidere le sorti del governo e della segreteria del Partito democratico. Una strategia tutta imperniata sullo sforzo di tenere insieme vecchio e nuovo, antico e moderno, la storia che si riallaccia al passato comunista e i giovani under 40 da contrapporre ai coetanei renziani.

L'asso nella manica di Baffino sembra provenire dalla più pura tradizione della sinistra vecchio stampo con un tocco di modernità: figlio di insegnanti, nipote di un membro del Cln di Cuneo, studi in Scienze Politiche a Bordeaux, consulente dell'Onu. Ma c'è una sorpresa: Schwartz è un renziano pentito. Era intervenuto alla prima edizione della Leopolda (correva l'anno 2010, un'altra era geologica) in collegamento dal Laos, citava Nichi Vendola e Carlin Petrini.

Sei anni più tardi, il 5 settembre scorso, sale su un altro palco, quello del teatro Farnese sotto cui D'Alema ha convocato le proprie truppe in vista della campagna per il No. Schwartz, che pure tiene a specificare di "non essere il delfino" dell'ex premier, dovrebbe diventare "il volto pubblico" del comitato, occupandosi anche della parte organizzativo.

Pur non essendo iscritto al partito, assicura che D'Alema "non ha intenzione di lanciare un'opa" sul Pd (e qui ci permettiamo di nutrire qualche dubbio). E garantisce "noi non siamo per la conservazione, ma per il cambiamento.

Solo, non per questo cambiamento".

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