Chiunque vinca domenica avrà eccellenti chances

Con i socialisti in crisi nera, il prescelto è quasi sicuro di affrontare la Le Pen

Chiunque vinca domenica avrà eccellenti chances

Sembrava fatta per Alain Juppé. Col supporto di molti militanti socialisti, corsi ai seggi dei Républicans al grido di «sono di sinistra, voto Juppé». Invece non è bastato per l'affermazione totale dell'ex ministro degli Esteri sui due antagonisti più accreditati: Nicolas Sarkozy e François Fillon. La mobilitazione degli elettori Ps è servita solo a far alzare, oltre ogni ottimistica previsione, la partecipazione alle primarie del centrodestra francese. Doveva essere una consultazione interna all'area popolare, e invece, com'era prevedibile, si è trasformata in un'indicazione di preferenza per scegliere il nuovo inquilino dell'Eliseo.

Il voto presidenziale è già calendarizzato per il 23 aprile e 7 maggio 2017. Con un presidente uscente come François Hollande, che ha toccato minimi storici di consenso piombando anche al 4% di gradimento, il Partito socialista non ha molte chance di superare il primo turno delle presidenziali. La scelta sarà dunque molto probabilmente tra il candidato del centrodestra (che le primarie definiranno domenica prossima) e Marine Le Pen. Insomma, per il centrodestra comunque vada la consultazione interna potrebbe essere un successo.

Il consueto doppio turno ridurrà a due gli sfidanti per la presidenza della Repubblica e il nome scelto a destra ha già i presupposti per vincere le presidenziali. Storicamente, l'elettorato francese vota contro le ali estreme al secondo turno. Il sistema è anzi studiato per portare a un risultato che premia socialisti o neogollisti, da poco ribattezzati Les Républicans, e i socialisti sono pronti a sostenere il centrodestra in uno scontro diretto con Le Pen pur di non vedere il Front National alla guida del Paese. Molti lo hanno ammesso candidamente anche se tra i candidati che ieri hanno ottenuto maggiore consenso non ci sono grandi differenze programmatiche. Se non la proposta di Juppé di aumentare l'Iva, già alzata da Hollande, e di non tagliare l'imposta sul reddito, che Sarko invece ha promesso. Si distinguono più per i tratti caratteriali. Si affronteranno di nuovo domenica prossima e il vincitore delle primarie dei Républicans quasi certamente sarà anche il nuovo presidente. Ecco perché ieri si sono visti gruppi di socialisti, giovani, e per nulla camuffati da supporter del centrodestra, entrare nei seggi e addirittura firmare una carta di adesione ai valori popolari. Molti socialisti sanno che tutti i primi classificati, Juppé, Sarkozy e Fillon, vogliono ridurre il numero dei funzionari pubblici.

Ma i sondaggi dicono che, pur con un programma di destra, i socialisti voteranno per il candidato dei Républicans chiunque esso sia. Juppé o Fillon otterrebbero percentuali tra il 60% e il 70% contro Le Pen. Sarkozy vincerebbe di misura, perché non avrebbe tutto l'elettorato Ps dalla sua.

FDR

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