Il video non lascia ombra di dubbio. C'è una donna, cinese che chiede in cinese informazioni a un commesso. E lui, spazientito, prima gli chiede di parlare in italiano. Poi la insulta. La signora sta cercando di orientarsi tra le varie marche di acqua minerale in un supermercato. E lui, che, riprendendo tutta la scena (e che subito dopo si affretta a pubblicare la prodezza in rete) la insulta pesantemente, passando da toni goliardici a frasi molto dure, del tipo «ti spezzo le gambe e ti sparo in testa cinesa (invece di cinese) di m...». Una scena accaduta a Monza, in un supermercato della catena Iper che con il passaparola in rete, sta creando grandissima indignazione nella comunità cinese. Imbarazzo e rapporti diplomatici da ricostruire, dopo l'incidente.
E la conferma che l'accaduto non viene preso sotto gamba, arriva direttamente dalla stessa società Iper che, con un comunicato, si dice «indignata e sbigottita» e annuncia «immediati e severi provvedimenti nei confronti di qualunque dipendente risulti coinvolto». Versione poi confermata anche da un post scritto da un giovane che si presenta come nipote della signora, che insieme alla donna dice di essere stato invitato dalla direttrice per ricevere le scuse a nome dell'azienda. E sono diversi negli ultimi giorni gli episodi di razzismo. Soltanto qualche giorno fa il video girato nelle cucine della pizzeria Rossopomodoro in stazione Centrale a Milano, con un dipendente italiano che spruzzava deodorante sui colleghi stranieri, poi il video di una signora italiana che su un autobus di linea a Milano insulta una signora con il velo perchè occupava troppo spazio con il passeggino.
Ora il nuovo caso, avvenuto circa una settimana fa, è esploso anche in Cina diventando di dominio pubblico, con siti cinesi che hanno ripreso la notizia stigmatizzando il razzismo nei confronti dei cittadini cinesi. Da quanto si capisce la signora ripresa nel video non capisce l'italiano, e questo sembra far accanire il commesso su di lei, con espressioni ingiuriose, frasi riprese dal film «Amici miei» e quelle minacce finali con tanto di dita che mimano una pistola. Il video sarebbe stato riportato, con tanto di sottotitoli in mandarino, su numerosi siti d'informazione cinesi, a partire da «Sina News» che lo ha pubblicato su YouTube. Tra gli altri, ha ripreso la notizia anche il sito cinese «Inkstone News», e mercoledì lo ha ripubblicato anche il «South China Morning Post» sulla sua pagina Facebook. Fra i commenti degli utenti: «La stupidità dell'Italia a livello di Paese sta diventando sempre più dilagante.
I cinesi non si fanno illusioni, questi stranieri odiano i cinesi», «Ho desistito dall'andare in Italia».Con un post su Facebook la società Iper spiega: «grave ed intollerabile atto di discriminazione, siamo sbigottiti rispetto al suo contenuto e chiediamo scusa alla nostra cliente».
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