Combattere il Coronavirus chiudendo strade e piazze anche ben prima delle ore 21 con lo scopo dichiarato di evitare assembramenti di non ben specificato genere, la stretta esercitata dal governo giallorosso tramite il nuovo Dpcm diviene sempre più esplicita e poco equivocabile. Così, infatti, si legge in una circolare del Viminale, firmata dal capo di gabinetto del ministro Luciana Lamorgese Bruno Frattasi: "La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21.00, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private".
All'interno della circolare, in cui vengono definite le specifiche regole previste per gli spostamenti, il Ministero dell'interno, quindi, invita i prefetti a vigilare sulla situazione, estendendo tali limitazioni anche alle cosiddette "aree gialle". L'uso dell'autocertificazione permane obbligatorio sia laddove le limitazioni scattano solo nell'arco cronologico previsto dal coprifuoco (22:00-5:00) che in quelle zone in cui la mobilità è contingentata durante tutta la giornata."Occorre sempre far uso della autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento, sia che si tratti di spostamenti che avvengano in fasce orarie soggette a limitazioni (area gialla), sia che essi avvengano in territori soggetti a restrizioni alla mobilità per l'intera giornata (area arancione e area rossa)", si legge ancora nella circolare, come riportato da Agi.
"Il modulo pubblicato in occasione del precedente dpcm del 24 ottobre scorso sui siti istituzionali di questa amministrazione potrà continuare ad essere utilizzato", specifica ulteriormente il Viminale riferendosi appunto all'autocertificazione. Documento che "reca, oltre alle diciture relative a specifiche cause eccettuative (lavoro, salute, urgente necessità), una dicitura finale che rimanda a qualunque altra causa consentita di spostamento personale, la quale, naturalmente, andrà poi declinata dall'interessato in sede di compilazione del modulo, nel rispetto delle esigenze di riservatezza".
La raccomadazione per tutti, a prescindere dalla zona di riferimento, è quella di limitare gli spostamenti, un suggerimento dal sapore "monocromatico". "L'attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini ad osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela", si legge ancora nella nota. Il consiglio è quello "di limitare gli spostamenti personali nell'area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità".
Il Viminale sottolinea poi che, trattandosi di un consiglio disinteressato, non si può tuttavia parlare di obbligo, pur rimarcando ancora una volta la necessità di non muoversi senza necessità, specie "con mezzi di trasporto pubblici o privati". Ovviamente fanno eccezione spostamenti motivati da "esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Trattandosi di una raccomandazione", puntualizza la circolare, "eventuali spostamenti per altre cause non dovranno comunque essere giustificati con autodichiarazione, nè saranno passibili di sanzione".
Per quanto riguarda l'orario del coprifuoco, inoltre, "devono ritenersi consentiti anche gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell'ambito di un'associazione di volontariato, anche in convenzione con enti
locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio". Nell'autocertificazione, in questo caso, andrà indicato "a motivo giustificativo l'espletamento del servizio di volontariato sociale".
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