Via la cittadinanza ai terroristi islamici

In Olanda la nuova legge sulla sicurezza ha colpito un uomo condannato per jihadismo

Via la  cittadinanza ai terroristi islamici

Privare della cittadinanza chi si macchia di crimini di terrorismo. L'ex presidente francese François Hollande l'aveva annunciato come misura nell'interesse della sicurezza nazionale, ma per gli ostacoli incontrati in Parlamento non era mai riuscito a passare allo stadio dell'attuazione pratica. La piccola Olanda, con minore clamore mediatico, ha invece fatto approvare una legge sul tema nello scorso marzo e ieri, per la prima volta, l'ha effettivamente applicata.

Il ministro dell'Interno Stefan Blok ha reso nota la notizia senza comunicare l'identità del terrorista. Si tratta di un jihadista che ha ricevuto una condanna in contumacia, dal momento che si trova all'estero. Blok ha soltanto confermato che al momento l'uomo privato della cittadinanza si trova certamente nei territori controllati dal sedicente Stato Islamico, in Siria o in Irak.

Le ricadute concrete di questa decisione riguardano un aspetto molto importante per la sicurezza nazionale: la possibilità - che senza il possesso della cittadinanza viene negata - di fare ritorno nei Paesi Bassi. «Con questa legge qualsiasi diritto legato alla cittadinanza si perde», ha chiarito il ministro Blok. L'ex cittadino olandese non potrà dunque più fare ritorno in quello che era il suo Paese, e se dovesse provarci potrebbe essere fermato dalle autorità di qualsiasi Stato membro dell'Unione Europea.

I Paesi Bassi sono uno Stato molto garantista, ma questo non significa che adottino una prassi di stampo buonista in modo magari autolesionistico. Al contrario, la mentalità degli olandesi è tale per cui è magari difficile che una norma severa venga applicata, ma una volta che ciò avviene si può essere praticamente certi che non saranno concessi sconti.

E questo è certamente anche il caso della nuova norma sul ritiro della cittadinanza. Come ha spiegato Blok, «la base per applicare questa legge a un cittadino olandese dev'essere molto completa», ed è proprio il caso del jihadista «che ha ricevuto una condanna da un tribunale».

Il ministro ha anche precisato che la legge può essere applicata soltanto alle persone in possesso di doppia cittadinanza, non essendo considerato ammissibile di ridurre qualcuno nella condizione di apolidia.

È questo un aspetto interessante, perché dà ragione a quanti sostengono che attribuire la cittadinanza italiana a stranieri provenienti da Paesi potenzialmente a rischio terrorismo può creare le condizioni per cui, nel momento in cui per ragioni di sicurezza nazionale fosse necessario procedere all'espulsione, diventerebbe impossibile passare all'azione.

Quella della revoca

della cittadinanza a chi si macchia di crimini legati al terrorismo è una pratica che viene attuata non di rado in Israele, dove circa il 20 per cento della popolazione è composta di arabi con passaporto dello Stato ebraico.

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