Cronaca locale

Cliente vuole il tassametro: il tassista gli dà un pugno

L'uomo è stato colpito all'aeroporto di Fiumicino ma nessuno è intervenuto. Denuncia per lesioni

Cliente vuole il tassametro: il tassista gli dà un pugno

Infuriato, prende a pugni un cliente e se ne va. L'uomo, sanguinante, si rialza da terra e va in polizia. Setto nasale fratturato per un sessantenne italiano, picchiato da un tassista romano che alla parola «tassametro» va su tutte le furie. «Non mi ha detto nulla, ha aperto il bagagliaio, scaricato il trolley e fatto salire un altro cliente. Ho chiesto spiegazioni, gli ho detto che volevo essere portato a destinazione. Lui non rispondeva, ho attirato la sua attenzione bussando sul lunotto e, per tutta risposta, mi ha sferrato un pugno in pieno volto».

Una storia assurda accaduta la mattina del 27 novembre all'aeroporto di Fiumicino ma resa nota ieri. «Vado all'Eur, mi applica il tassametro?». Eccola la domanda del pensionato che fa imbestialire il tassista. Una corsa da Roma centro (entro le Mura Aureliane) allo scalo romano e viceversa costa 48 euro. Tariffa fissa. Il tragitto dal Leonardo da Vinci all'Eur, dove era diretto il malcapitato sbarcato da un volo proveniente da Madrid, sarebbe costato meno. A far scattare la reazione, insomma, una manciata di euro. «Lo avremmo arrestato subito - spiega amareggiato a il Giornale il commissario della Polaria Fernando Speziali - se qualcuno avesse fatto il 112. Invece, come si vede chiaramente dalle immagini delle telecamere, nessuno è intervenuto, né gli altri autisti, tantomeno l'operatore del taxi service con il fratino giallo. Abbiamo individuato comunque l'aggressore e denunciato per lesioni. Preso nell'immediatezza, però, sarebbero scattate le manette». Picchiato, dunque, sotto lo sguardo indifferente degli altri operatori, dei passeggeri, del sistema di video sorveglianza aeroportuale. L'uomo, Fabio, 60 anni, sposato con una sudamericana e spesso in giro per il Mondo, non ha voglia di commentare. È sconvolto e dolorante per quello che è successo. Agli agenti della polizia di frontiera che l'hanno soccorso ha descritto il suo aggressore, spiegando che avrebbe voluto pagare la corsa effettivamente indicata dal tassametro. Dall'Eur avrebbe poi preso un bus che lo avrebbe portato a casa, a Pomezia.

Rintracciato e portato nel commissariato interno allo scalo aereo, il tassista dal pugno facile, Stefano M., 58 anni, tenta una difesa insostenibile: «Mi ha danneggiato la carrozzeria della mia auto riempiendola di pugni». Dichiarazione smentita da un video, diventato virale nelle ultime ore, in cui si vede la vittima cercar solo di attirare la sua attenzione per ottenere una spiegazione e la corsa che gli spettava di diritto. Un fatto che ricorda drammaticamente l'aggressione all'Hotel Hiberia, a pochi passi dal Quirinale, del 7 dicembre 2006. Un tassista, Alessandro Migliazza detto «codino», con un cazzotto spedisce in coma un suo rivale autista Ncc per soffiargli due clienti. Pasquale Leonardo muore dopo 13 giorni di agonia, il suo assassino catturato e condannato a 12 anni.

Tassisti violenti e tassisti eroi. A Milano ieri è stato consegnato un «Ambrogino d'oro» alla memoria di Eugenio Fumagalli, il tassista travolto e ucciso mentre prestava soccorso a due ragazzi vittime di un grave incidente stradale. Reazioni durissime per i fatti di Roma. A cominciare dalla sindaca Virginia Raggi, che chiede la revoca della licenza al tassista violento. La società aeroportuale, AdR, esprime solidarietà al passeggero valutando «ogni iniziativa sul piano legale».

Per il senatore di FI Francesco Giro l'uomo «deve essere arrestato».

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