Col soprannome per qualche voto in più

Da "Finferone» a «Brillantina", i nickname (spesso inventati al momento) dei candidati a Napoli

Col soprannome per qualche voto in più

Roma - Da Maradona a Celentano, da Amleto a Candy Candy. Fantasia al potere, soprannomi consolidati, nickname improvvisati, piccoli espedienti per intercettare qualche voto in più contando sul senso dell'ironia dell'elettore, evocazioni calcistiche, dizioni ingannevoli.

I soprannomi sono da sempre un classico delle liste elettorali. La legge consente di accettare come valide anche le preferenze scritte dagli elettori che indicano i candidati con il loro soprannome. A patto, ovviamente, che questo sia dichiarato prima. A Napoli, però, a giudicare da quelli presenti negli elenchi dei candidati, sembra partita una vera e propria gara di creatività, originalità, furbizia e goliardia. Fulvio Martusciello, coordinatore vicario di Forza Italia a Napoli, si è divertito a censirli.

«Partiamo dai candidati al comune troviamo 'O ragioniere al secolo Giuseppe Riganato candidato in Ala, Luigi Bonavolontà in Fdi detto Finferone, Antonio Scognamiglio detto Cristian Faro, Gerardo Avallone detto Mcc, e con De Magistris Antonio Di Luca detto L'operaio e Francesco Donzelli detto L'avvocato. Per finire al comune Concetta Bianco detta Tina Bianco White».

Per Martusciello sono soprannomi essenzialmente creati per drenare voti. «È un modo per tentare di prendere qualche consenso in più. Alle municipalità poi l'uso del «detto» raggiunge il suo apice con l'utilizzo di tutta la fantasia e la furbizia napoletana.

Ecco allora che troviamo Luigi Muriello detto Gino Gesso, Augusto Lacala con i Verdi detto Bidonville, Stefano Pisaniello detto Pisa, De Vito detto Amleto, Giuseppe Russo detto Pittore, Roberto Fogliame detto Foglia, Umberto Trisolino detto Celentano e poi lo spettacolare Iacomino Sebastiano detto Aniello quart e ret, Nunzio Esposito detto Nunziello, Pasquale Piscopo detto Clown Scarabocchio, Renato de Santis detto Architetto, Stanislao Irene detta Torre, Luana Festinese detta Etrusca, Armiento Fabiana detta Farmacia, Ciro Provitera detto Brillantina, Gennaro Marretta detto Maradona (nelle scorse elezioni figurava un candidato detto Matador, in onore dell'allora bomber Cavani), Vincenzo Esposito detto Enzopizza, Giovanni Puglisi detto Candy Candy, Ferone de Cristofaro detta Mela.

E per finire il candidato di Fratelli di Italia-An a Pianura di nome Nugnes che diventa detto Nonno. I latini dicevano nome omen, il nome è destino. Qui a Napoli il destino scegliamo di fabbricarcelo come ci piace.

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