Colpi bassi e battute polemiche. Scontro di fuoco Boschi-Salvini

Davanti alle telecamere di Otto e mezzo Matteo Salvini e Maria Elena Boschi non hanno risparmiato colpi bassi e battute polemiche

Colpi bassi e battute polemiche. Scontro di fuoco Boschi-Salvini

Lo scontro era nell'aria e scontro è stato. Davanti alle telecamere di Otto e mezzo Matteo Salvini e Maria Elena Boschi non hanno risparmiato colpi bassi e battute polemiche. A dare fuoco alle polveri è stato il leader della Lega che ha esordito chiedendo al ministro delle Riforme - nonostante il tema della trasmissione fosse il referendum del 4 dicembre - novità sul caso Banca Etruria.

"Sono solo venti gli italiani rimborsati sulle migliaia di truffati e rovinati da banca Etruria di cui il papà del ministro è stato vicepresidente", sottolinea Salvini. La replica di Boschi è stata immediata: "Il referendum non è su mio padre ma sul futuro del Paese. E comunque mio padre sta pagando perché da noi la legge è uguale per tutti. Salvini pensi ai cittadini truffati dalla banca della Lega che non hanno avuto una lira di rimborso". Il segretario del Carroccio ha poi accusato l'avversaria, definita "signorina", di essere una nominata: "Salvini è in politica da quando io facevo le medie. Sono stata eletta 3 anni fa con il Porcellum votato dal suo partito", gli ha risposto Boschi, che ha chiamato Salvini "giovanotto", ed è quindi passata al contrattacco sulle sanzioni sulle quote latte quando al governo c'era il centrodestra ("ci costano 4,5 mld di euro") e su un parente di Umberto Bossi collaboratore di Salvini al Parlamento europeo.

"Con Salvini ci legano solo tre cose: il liceo classico che abbiamo entrambi frequentato, il Milan e il quesito del referendum, che per tutti e due va bene così come è ", ha aggiunto Boschi. Alla fine i due si sono riappacificati. E durante un fuorionda, Salvini ha invitato Boschi allo stadio San Siro, per vedere insieme una partita del Milan. E il ministro ha accettato: "volentieri".

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