Cronache

"Le coltellate e poi il fuoco. Dopo siamo andati a ballare"

La confessione choc della coppia diabolica. I testimoni «Al bar sembravano tutti amici». Era solo un tranello

"Le coltellate e poi il fuoco. Dopo siamo andati a ballare"

«Dopo averla uccisa siamo andati a ballare». Non c'è fine all'orrore nell'omicidio di Nicoletta Indelicato, la 25enne di origini rom, felicemente adottata all'età di tre anni da una coppia di Marsala, massacrata e poi bruciata dagli amici Margareta Buffa, 29 anni, anche lei romena adottata da piccola, e il fidanzato di quest'ultima, Carmelo Bonetta, 34 anni, agricoltore con la passione per i balli caraibici, che avrebbe intrattenuto una breve relazione con la vittima.

Agli occhi degli investigatori dell'Arma del Comando provinciale di Trapani che, coordinati dalla procura di Marsala, stanno indagando sull'efferato omicidio, si stanno delineando i tratti non solo di una coppia diabolica, che ha architettato l'omicidio e lo ha messo in atto senza remore, ma anche gelida e spietata. Prima Margareta si è dimostrata amica ed è andata a bere una birra al «Bernini» con Nicoletta, chiedendole di chiarire i loro diverbi dovuti alle recenti liti, anche via Facebook, per la storia d'amore che vedeva Carmelo diviso tra le due, poi, nelle prime ore di domenica, l'ha condotta in macchina in contrada Sant'Onofrio, a Marsala. Si è fermata in un terreno isolato dove, non appena sono scese per parlare, è intervenuto Carmelo, sbucato come dal nulla, nascosto com'era nel bagagliaio dell'auto. Nicoletta è stata colpita con almeno sei coltellate, e, infine, i due amanti diabolici le hanno dato fuoco. Carmelo aveva acquistato due litri di benzina. Era tutto organizzato. E si attendono i risultati dell'autopsia per sapere se Nicoletta fosse ancora viva quando è stata bruciata.

Eliminato il problema, i due fidanzati si sono cambiati d'abito e si sono recati all'«Area 14» nota discoteca di Castelvetrano, dove, impeccabili, hanno scaricato l'adrenalina che avevano in corpo. «Sembravano sereni», dice chi li ha visti in pista, che ricorda una Margareta «appariscente come al solito». La rivelazione agghiacciante sul dopo omicidio è stata fatta agli investigatori da Carmelo, crollato durante l'interrogatorio, mentre Margareta sostiene di essere svenuta nel terreno e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. E Carmelo, certamente l'anello debole della coppia diabolica, starebbe cercando di alleviare le colpe della fidanzata nel terrificante omicidio, assumendosi le responsabilità dell'orrore compiuto.

Ieri i carabinieri hanno ritrovato il coltello con lama da 20 centimetri usato per uccidere Nicoletta. Era nel fiume Mazzaro, dove Carmelo ha detto di averlo gettato. A giorni si conosceranno gli esiti dell'autopsia, che potrebbero aggiungere orrore allo scempio consumato, scaturito dal risentimento nei confronti di Nicoletta che, secondo il reo confesso, avrebbe messo al corrente l'amica di essere stata con lui e avrebbe anche detto che lui faceva uso di droghe.

Ma anche il movente è ancora al vaglio dei carabinieri, che stanno proseguendo le indagini per chiarire alcuni punti oscuri.

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