Biglietti per la Fiorentina al marito. Una consigliera grillina sotto accusa

Finora aveva donato i ticket omaggio a cittadini. Ma per il match con la Juve la distribuzione è avvenuta tra le mura domestiche

Miriam Amato, consigliera comunale a Firenze
Miriam Amato, consigliera comunale a Firenze

Aveva deciso che no, i biglietti per lo stadio che gli spettano come consigliera non li avrebbe accettati e piuttosto li avrebbe donati a disoccupati e famiglie svantaggiate.

Una scelta che Miriam Amato, grillina che siede in consiglio comunale a Firenze e in passato aveva anche tentato la corsa per la poltrona di primo cittadino, aveva condiviso con la collega Silvia Noferi. Arianna Xekalos aveva fatto di più, decidendo più semplicemente di rinunciare al benefit.

Una scelta che, fra l'altro, ha rispettato fino a venerdì scorso, destreggiandosi tra decine di richieste di persone che avrebbero voluto sedere in tribuna al posto della consigliera. L'unico sgarro alla regola, la Amato se l'è concessa per il match con la Juventus, quando allo stadio ha mandato il marito e il figlio di sei anni e mezzo.

La cosa non è passata inosservata. "Qualcuno ha avvertito la Nazione per colpirmi", accusa lei, che imputa la colpa alla macchina nel fango scatenatasi all'interno del Movimento 5 Stelle.

"Un gesto ignobile ma adesso sono costretta a fare chiarezza - si difende la Amato -.

Mio figlio è piccolo ma è già un grande tifoso viola: quando gli spiegai che avrei rinunciato ai biglietti gratis ci rimase malissimo e chiese solo un'eccezione per la Juve". E il marito è disoccupato "quindi aveva titolo per ottenerlo".

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