Contagi in aumento tra i bambini sani. I pediatri: "Proteggiamoli col vaccino"

Bertolaso: "In Lombardia la fascia 6-10 anni è la più colpita". L'invito a prenotate la dose prima della ripresa scolastica

Contagi in aumento tra i bambini sani. I pediatri: "Proteggiamoli col vaccino"

Il messaggio che i medici cercano di comunicare alle mamme è semplice: se vaccinate subito i vostri figli, la ripresa della scuola del 10 gennaio sarà più sicura (e in presenza). Infatti, se la campagna vaccinale della fascia d'età 5-11 anni non è iniziata in tempo per proteggere il pranzo di Natale, lo è per rendere le dosi efficaci entro la ripresa dell'anno scolastico.

E a guardare i dati non c'è tempo da perdere: il Covid sta sempre più diventando una malattia pediatrica. Con picchi preoccupanti in Lombardia. «L'incidenza in Lombardia ogni 100mila abitanti, dall'8 novembre a oggi, nei bambini tra 6 e 10 anni è peggiorata notevolmente - rileva il coordinatore della campagna vaccinale della Region Lombardia Guido Bertolaso - Oggi è categoria più colpita che ha il tasso d'incidenza più alto: 446,3. Guarda caso sono numeri inversamente proporzionali al numero di persone vaccinate in Lombardia: più sono quelli che abbiamo vaccinato e più bassi sono i tassi d'incidenza». Il clima nei centri vaccinali è sereno, tra clown, lecca lecca e favole. «I bambini sno più coraggiosi degli adulti» scherzano i sanitari. A fronte di 70mila prenotazioni in Lombardia (il 10% dei bambini da vaccinare), di una buona affluenza nel Lazio, ci sono ancora molti genitori dubbiosi. Innanzitutto perchè i no vax sostengono che il vaccino dei bimbi sia «sperimentale» e stanno facendo una propaganda di contro informazione sui social dannosa ma virale. Sarà pur vero che il trial di Pfizer è stato limitato a 3mila bambini, ma il vaccino è stato regolarmente approvato. E somministrato a 3,5 milioni di bambini negli Stati Uniti senza casi di complicanze gravi (aspetto che vale ben più di una sperimentazione).

Molte famiglie preferiscono invece aspettare a prenotare «perchè - sostengono - abbiamo sentito che a breve uscirà un nuovo vaccino più sicuro per i bimbi». «È una fake news - tuona Bertolaso - Ci sono vaccini in fase di sperimentazione, ma nessun vaccino ha ricevuto autorizzazioni oltre a quelli che stiamo usando».

Detto questo, cominciano a salire i casi dei bambini colpiti da Covid che si aggravano durante o dopo la malattia. E il parere dei pediatri è univoco. «In Italia sono stati ricoverati in terapia intensiva per Covid 46 bambini nella fascia d'età tra i 5 e gli 11 anni e undici di questi purtroppo sono deceduti. Non sono pochi - considera Andrea Biondi, professore ordinario di Clinica Pediatrica all'Università degli Studi Milano-Bicocca - Da pediatra dico che non è accettabile pensare che muoiano dei bambini quando posso fare degli interventi per evitarlo. E l'unica risposta si chiama vaccinazione». Il professore di pediatria all'Università degli Studi di Brescia, Raffaele Badolato, racconta che «il 78% dei bimbi ricoverati per Covid non aveva nessuna malattia preesistente. Erano bambini sostanzialmente sani. È vero che non sono frequenti questi casi, ma i rischi sono nettamente maggiori rispetto a quelli del vaccino, che sulla base delle conoscenze sono quasi inesistenti».

«I bambini certamente rischiano molto di più con il covid che non con i vaccini, perché un caso su 500 tra i bambini che sviluppano il covid può andare incontro all'insorgenza della cosiddetta sindrome infiammatoria

multi-sistemica (Mis-C), una condizione estremamente severa che può dare gravi infiammazioni a livello del cuore ed avere anche esito fatale» specifica il direttore scientifico dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova Angelo Ravelli.

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