Coronavirus

Contagi e tamponi su, positività al 13,8%

A Caltanissetta tasso di infezione al 45%. Il sindaco: "Colpa delle feste"

Contagi e tamponi su, positività al 13,8%

Scende il tasso di positività ma si conferma l'inversione della curva dei dati ospedalieri, con una lenta ma costante crescita dei dati sui ricoveri. È un bollettino in chiaroscuro quello diffuso ieri dal ministero della Salute. Che non fa stare tranquilli. E che lascia temere una terza ondata imminente.

Partiamo dai dati nazionali. I nuovi contagi registrati ieri sono 14.245, ovvero 2.414 in più rispetto a sabato. Il totale è di 2.155.446 infetti dall'inizio dell'epidemia. Scende però al 13,83 per cento la percentuale di tamponi positivi rispetto a quelli effettuati, a causa del netto aumento di questi ultimi, che ieri sono stati 102.974. Sabato il dato era stato del 17,61 per cento e il primo dell'anno del 14,10.

Gli attualmente positivi scendono leggermente, sono 576.214, ma di essi la grande maggioranza, 550.556, sono in isolamento domiciliare fiduciario. I ricoverati sono complessivamente 25.658, in aumento di 141 unità rispetto al giorno prima. Cresce sia il numero di coloro che sono in reparti ordinari (23.075, +127) sia di coloro che sono in terapia intensiva (2.583, +14). Un andamento, questo che preoccupa, anche se sono ancora lontani sia il record della prima ondata (4.068 il 3 aprile) sia il record della seconda ondata (3.848 il 25 novembre).

Capitolo decessi: ieri si sono contate 347 nuove croci nella Spoon River del Covid, che ha così superato quota 75mila: per la precisione 75.332 in totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria. In Lombardia con i 36 di ieri si è giunti a quota 23.317, più di un terzo del totale nazionale. La regione dove ieri si sono contati più decessi è il Veneto, con 88 morti.

Nell'ultima settimana, contrassegnata dall'esordio molto lento dei vaccini, si sono contati 107.750 nuovi contagi, con una media di 15.393 contagi al giorno. I tamponi effettuati sono stati 880.142, con una media giornaliera di 125.734, nettamente più bassa rispetto all'autunno, quando di solito i testa giornalieri erano più di 200mila. Il tasso di positività dell'ultima settimana è stata del 12,24 per cento e risulta quindi oggi in aumento. Rispetto a una settimana fa risultano in calo di 496 unità i ricoverati in reparti ordinari e in aumento di 3 quelli in terapia intensiva. I morti degli ultimi sette giorni sono stati 3.407, con una media giornaliera di 486,7.

Torniamo a ieri e ai dati regionali. La regione che ha fatto registrare il maggior numero di contagi è ancora una volta il Veneto, con 3.419 su 14.164 tamponi messi a referto, con un tasso di positività pari al 24,14. Male anche il Piemonte, con 741 casi su 3.766 tamponi (19,68 per cento). Migliore invece il dato della Lombardia, al terzo posto per casi registrati (1.709) ma con una percentuale del 12,94. E in Sicilia c'è il caso di Caltanissetta: il tasso di positività è del 45,34 (78 tamponi positivi su 172). «L'aumento dei contagi è sicuramente legato al mancato rispetto delle regole.

È molto probabile che molta gente abbia esagerato a Natale», dice Lucio Greco, sindaco di Gela, città particolarmente colpita.

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