Contatti tra Lega Nord e M5S per affondare i candidati dem

Quasi 3 elettori della Lega su 10 si dicono vicini al M5S. E in vista dei ballottaggi è in corso una trattativa sottorranea per far cadere Renzi

Contatti tra Lega Nord e M5S per affondare i candidati dem

Matto Salvini, a onor del vero, l'ha detto subito. "A Roma voterei la Raggi, mentre a Torino la Appendino". Il leader della Lega Nord non ha alcun dubbio: "Mai con Renzi". È questo il messaggio (chiarissimo) lanciato ai propri elettori in vista dei ballottaggi. Il Movimento 5 Stelle non fa altrettanto. In chiaro non consiglia ai propri supporter di andare a votare i candidati del centrodestra. Ma, nel comune interesse di fare più danni possibile al Pd e a Matteo Renzi, sono già in corso contatti sotterranei tra i due partiti per far fronte comune contro i candidati dem.

Secondo il Corriere della Sera, il primo accordo accordo già sottoscritto vede Cattolica come banco di prova. Il segretario leghista della Romagna Jacopo Morrone lo ha già messo in chiaro: "L’opportunità del cambiamento è reale, un sostegno al candidato M5S è un ragionamento che stiamo facendo". Ora non resta che capire se la stessa strada può essere battuta anche a Roma, Torino, Milano e Bologna. "A Milano e Bologna faranno quello che credono, non chiedo niente - commenta Salvini - alcuni di loro si ritengono perfetti e considerano me un appestato. Io sono un po’ piu moderato, non ritengo che chi non vota Lega sia un delinquente". Tuttavia, secondo un'indagine di Demos riportata oggi da Repubblica, "quasi 3 elettori della Lega su 10 si dicono (molto o abbastanza) vicini al M5S". "Questa attrazione Lega-stellata era già emersa in passato - si legge - in occasione delle elezioni politiche del 2013. Allora, nei comuni a forte radicamento leghista, si erano verificati rilevanti flussi elettorali a favore del M5S. Restituiti, in gran parte, l'anno seguente, in occasione delle elezioni europee".

Finora i Cinque Stelle hanno, infatti, respinto qualsiasi ipotesi di alleanza. A Milano, però, una parte della base grillina ha già fatto capire che voterà Stefano Parisi. "Nella cabina elettorale ognuno fa le sue valutazioni - ha detto l'esponente del direttorio Carlo Sibilia - ma è chiaro che il progetto di Sala non convince". Secondo il Corriere della Sera, ci sono già stati i primi contatti tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. "C’è anche una suggestione all’orizzonte - si legge - l'ipotesi che a guidare gli organi di garanzia in una eventuale amministrazione di centrodestra siano i Cinque Stelle". Quello che non fanno i diktat di partito, poi, potrebbe farlo il sentire personale. A Roma per esempio, secondo l'indagine Demes, "oltre metà degli elettori di Giorgia Meloni, sostenuta dalla Lega di Salvini, sembra orientata a favore di Virginia Raggi". Gli stessi numeri a Torino. A Bologna, invece, dove la leghista Lucia Borgonzoni sfiderà il sindaco in carica Virginio Merola (Pd), "circa il 40% degli elettori di Bugani, del M5S, propendono per la candidata" del Carroccio.

"I voti sono dei cittadini, non dei segretari di partito - frena Luigi Di Maio - il M5S non dà alcuna indicazione per i ballottaggi del 19 giugno in cui non è presente con le sue liste".

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