Nonostante i problemi che gli stanno impedendo di diventare capo politico del M5s, Giuseppe Conte da qualche giorno ha cominciato a parlare da leader. Scelta obbligata, data la pressione dei parlamentari e del gruppo dirigente grillino nei confronti dell'avvocato, che per troppo tempo ha tentato di schivare le difficoltà della rifondazione chiudendosi nel silenzio. L'occasione per occupare il dibattito in una placida domenica di maggio è la Conferenza sul Futuro dell'Europa, iniziata ieri a Strasburgo. Non a Oporto, come scritto sul profilo Facebook ufficiale dell'ex premier. Lo staff avrà confuso la Conferenza partita in Francia con il summit informale Ue portoghese a cui ha partecipato il 7 e l'8 maggio il presidente del Consiglio Mario Draghi. Errori a parte, l'evento consente a Conte di svelare qualcosa sul M5s del futuro. In una lettera al Corriere della Sera il nuovo capo pentastellato elenca cinque punti per l'Europa del futuro. Le «cinque stelle europee» del neo-Movimento. Ovvero «Salute, lavoro, economia, multilateralismo, democrazia partecipativa». Conte parla di «rafforzare gli strumenti e le competenze dell'Ue in ambito sanitario». Sottolinea la data del 21 maggio, quando ci sarà a Roma, nell'ambito del G20, il Vertice mondiale della Salute. Un fiume di parole con una spruzzata di «verde», tradotta nella proposta di introdurre «lo scorporo dal pareggio di bilancio degli investimenti nel green». E poi un generico «multilateralismo» in politica estera.
Del radicalismo del M5s resta davvero poco. L'utopia della democrazia diretta è riletta nell'idea del «potenziamento dell'Iniziativa dei Cittadini Europei, in modo da trasformarla in una vera iniziativa legislativa europea popolare». Si punta un po' più in alto con l'introduzione di «un referendum pan-europeo». Nessun cenno all'utilizzo della Rete nell'ambito dei processi di partecipazione attiva. Mentre rivive parzialmente un vecchio tormentone di Beppe Grillo nell'«Istituzione di un salario minimo europeo». Siamo comunque lontani dal «reddito di base universale», vero pallino del Garante, rilanciato anche di recente in alcuni post sul Blog.
Il contesto dei nuovi Cinque Stelle è ormai pienamente europeista. E sembrano lontane alcune iniziative estreme di pochi anni fa. Una su tutte, il viaggio a Parigi a febbraio di due anni fa di Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e di una delegazione di tre europarlamentari M5s per incontrare i leader dell'ala dura dei gilet gialli. Il movimento di protesta responsabile di diversi disordini e manifestazioni violente in Francia tra il 2018 e il 2019, quando in Italia c'era il governo gialloverde. Altri tempi, nonostante il premier di quell'esecutivo fosse sempre Conte.
L'avvocato che adesso, sul fronte interno, vuole accelerare le pratiche per diventare leader. Con un aut-aut a Davide Casaleggio: o accetta una buonuscita inferiore ai 450mila euro pretesi oppure si passerà alle vie legali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.