La rabbia di Conte contro gli ex 5S: "Con la Lega non governate più"

Il presidente del Consiglio non smentisce la presenza di un gruppo di responsabili: "Chi lavora con noi ha possibilità di governare e contribuire a fare le riforme"

La rabbia di Conte contro gli ex 5S: "Con la Lega non governate più"

A margine del Consiglio europeo Giuseppe Conte parla dei cambi di casacca. Dopo l'addio di tre senatori del Movimento 5 Stelle per passare alla Lega, l'avvocato non ha sicuramente digerito la situazione incandescente che sta colpendo i pentastellati e ha sferrato un duro attacco agli ormai ex grillini: "Chi vuole scommettere su Salvini lo faccia pure ma dovrà aspettare alcuni anni". Il premier non ha smentito l'esistenza di un gruppo di responsabili - guidato dall'ex forzista Paolo Romani - per salvare l'esecutivo e rafforzarlo: "Non lo so e lo valuteremo, ma di certo chi lavora con noi ha possibilità di governare e contribuire a fare le riforme, dare il proprio apporto, chi sta con Salvini no". Quale sarà il futuro di coloro che vogliono puntellare il governo al momento non è ancora chiaro: "Se si dichiarano responsabili e si comportano come tali saranno i fatti a dimostrarlo, e poi faremo le nostre valutazioni". L'augurio principale è comunque che "non ci siano altre frammentazioni della maggioranza".

Mes e Renzi

Il presidente del Consiglio non si è voluto esprimere sul recente dibattito sul Mes: "Non fatemi parlare oltre dei cambi di casacca". Ma ha comunque analizzato i risultati ottenuti alla Camera e al Senato: "Abbiamo avuto un riscontro numerico che è quello che conta. C’è stata una piena dimostrazione di coesione della maggioranza. Non entro nel merito della posizione dei singoli parlamentari". Si è detto assolutamente tranquillo sulla stabilità del governo: "Nel vertice di lunedì affronteremo non l’agenda dei prossimi anni, ma le questioni più urgenti, il maxiemendamento, il merito dei provvedimenti sulla giustizia e di altri nodi da sciogliere subito". Escluso il cronoprogramma, che verrà invece trattato nel mese di gennaio "quando sarà chiusa e approvata la legge di Bilancio". Dunque continua il suo lavoro per modificare alcuni aspetti tecnici del fondo salva-Stati, con l'intento di collaborare in perfetta sintonia con il Parlamento.

Conte, come riportato dal Corriere della Sera, è intervenuto dopo la bufera giudiziaria che ha colpito Matteo Renzi: "Sono state introdotte norme anche per rendere più trasparente ogni tipo di finanziamento ai partiti". Dal suo canto non sarebbe in alcun modo necessario tornare al finanziamento pubblico: "Non mi sembra il caso, del resto oggi con i social la campagna elettorale si può fare con costi molto contenuti e alla portata di tutte le tasche".

Nella giornata di oggi è previsto un incontro con Angela Merkel ed Emmanuel Macron per tentare di consolidare una posizione comune di fronte all'escalation e all'intervento della Turchia, in asse con la Russia: "Se entrano gli attori

internazionali e la guerra si fa per procura, non si controlla più. È quello che sta succedendo: non c’è più limite alle risorse che arrivano e ai finanziamenti". E in tal modo "si moltiplicano i rischi".

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