"Giuseppe Conte, Donald Trump’s Italian cheerleader". Titola così, e non c’è neanche bisogno di traduzione, un recente articolo di Politico, firmato David M. Herszenhorn. Il quotidiano a stelle e strisce critica con ironia (e fantasia) il nostro premier, reo di aver avuto un atteggiamento molto diverso nei confronti del presidente Usa rispetto a quello tenuto da altri capi di Stato, come Angela Merkel, Emmanuel Macron e Marke Rutte, in occasione della loro ultima visita alla Casa Bianca.
Insomma, il presidente del consiglio italiano - definito dal cronista come "un professore di diritto poco conosciuto" - è finito nel mirino di Politico per un comportamento indicato come passivo, timido e molto tenero verso Trump, del quale avrebbe continuato a tesserne le lodi, senza avanzare alcuna critica. Per esempio, la conferenza stampa congiunta tra i due viene etichettata come "strana", con il presidente americano "che è sembrato contento della rara opportunità di apparire al fianco di un leader mondiale con ancora meno esperienza diplomatica di lui".
E poi, un'altra bacchettata al nostro Conte, colpevole di aver "applaudito Trump che rivendicava grandi trionfi, dal G7 in Quebec, al Summit Nato e fino al vertice con il presidente russo Vladimir Putin a Helsinki".
E, infine, "Conte ha elogiato Trump per aver preso posizioni esprimendole con chiarezza dicendosi personalmente disposto a diffondere nel Vecchio Continente il vangelo di Trump, soprattutto in relazione alle spese della Nato: sarò, personalmente, il portatore del messaggio, e cercherò di far capire anche agli altri in Europa queste posizioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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