"Mi sono meravigliato che non ci sia stata la possibilità del premier di passare in Parlamento prima di viaggi importanti come Washington o Kiev". Giuseppe Conte, nel corso di una diretta su Instagram, torna a incalzare Draghi sul tema della guerra.
Il leader del M5S fa notare che "il Parlamento si può riunire anche nel fine settimana" e che quando lui ha dovuto gestire la pandemia da Palazzo Chigi "c'è sempre stato un trasparente confronto". Conte, perciò, redarguisce "chi si diverte e ci descrive come molestatori" e continua a chiedere rispetto per gli 11milioni di elettori grillini. L'ex premier è convinto che l'Italia non possa economicamente sostenere una nuova fase di riamo: "Non ce n'è la voglia né la vocazione", sottolinea. La linea pacifista viene ribadita più volte da Conte che bolla la corsa agli armamenti "una follia" che non aiuta a risolvere il conflitto. Anzi, dopo oltre due mesi di guerra, all'orizzonte su vede solo un intensificarsi dell'escalation militare piuttosto che un avanzamento nelle trattative di pace. Una linea politica che, secondo l'avvocato di Volturara Appula, non è condivisa dagli italiani."Siamo isolati nel Parlamento, non fra i cittadini", sentenzia Conte, sorpreso dal fatto che nessuna altra forza politica abbia chiesto che il premier intervenisse in Aula per fare il punto della situazione così da rendere l'Italia protagonista dentro l'Ue nel tentativo di avviare"una soluzione negoziale". E, se da un lato il leader dei pentastellati conferma la condanna all'aggressione russa, dall'altro chiede che il sostegno all'Ucraina rientri "nei parametri della Costituzione e della Carta dell'Onu". Conte, poi, avverte che "sconfiggere la Russia" è un obiettivo "pericoloso" che rischia di trascinare il mondo in una guerra "in cui nessuno si salverà". L'ex premier respinge l'accusa di anti-atlantismo descrivendola come una "stupidaggine", messa in giro "per denigrare" il Movimento. Il tema è "la postura al suo interno, che qualifica l'Italia: va a rimorchio o è partner e può dare un contributo?", si chiede il leader dei grillini.
Conte, poi, rivendica la vocazione ecologista del M5S e le battaglie a favore del Superbonus e contro il termovalorizzatore che il sindaco Roberto Gualtieri vorrebbe fare a Roma."Noi non possiamo venir meno ai nostri valori", ha detto e ha ribadito: "Saremo al governo solo a queste condizioni", ossia se l'esecutivo porterà avanti la transizione energetica ed ecologica. Conte spiega che l'ultimo decreto di aiuti da 14 miliardi non è stato votato dal M5S "perché era stata inserita una norma per agevolare costruzione di inceneritori in tutta Italia". Tale norma è stata eliminata, ma è rimasta intatta la parte che riguarda la costruzione del termovalorizzatore a Roma. Questo ha scatenato le ire dei grillini che, quindi, non hanno votato il decreto. Conte, infine, si è speso in una difesa a spada tratta sia del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, reo di essere intervenuto alla convention di FdI, sia della conduttrice Bianca Berlinguer perché la Rai vorrebbere chiudere il suo programma a causa delle polemiche nate con la partecipazione del professor filo-putiniano Alessandro Orsini. "Giù le mani", dice con veemenza Conte che aggiunge:"Guardate in che clima stiamo vivendo...Questa guerra sta portando un clima di censura.
Io sono stato accusato di essere filoputiniano, negazionista, contro l'atlantismo...". Quanto a Sangiuliano, dice: "Qualcuno ha pensato di comminargli delle sanzioni. Il M5s, pur avendo idee diverse, dice giù le mani dal direttore del Tg2, non accettiamo censure".
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