Coronavirus

Conte prepara un altro Dpcm: cosa si può fare a giugno e luglio

Da lunedì 25 giugno, via libera a sport di contatto, centri estivi e aree gioco per bambini. Rinviata al 14 luglio l'apertura di discoteche, fiere e congressi. Niente viaggi fuori dall'Europa fino al 30 giugno

Conte prepara un altro Dpcm: cosa si può fare a giugno e luglio

Un nuovo Dpcm sta per arrivare: nelle prossime ore, il premier Conte firmerà l'ultimo decreto con le linee guida per ulteriori aperture. È la cosiddetta Fase 3 che darà il via libera, tra le altre cose, ai centri estivi per bambini, alle aree gioco e agli sport di contatto. Il nuovo Dpcm sarà composto da dieci articoli validi a partire da lunedì 25 giugno e fino al prossimo 14 luglio. Ma vediamo in concerto cosa cambierà dalla prossima settimana.

Tornano le "partitelle", il calcetto con gli amici, il beach volley. Non solo. Via libera anche a boxe, basket, arti marziali e a tutti gli sport da contatto messi fuori gioco dal Covid-19. "A decorrere dal 25 giugno 2020 - si legge nella bozza del Dpcm - è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato, d'intesa con il Ministero della Salute e dell'Autorità di Governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili".

Da lunedi riaprono anche i centri estivi e le aree gioco per i più piccoli dove è consentito l'accesso dei minori, insieme ai familiari o altre persone (ad esempio baby sitter), sempre nel rispetto delle regole del distanziamento. "L'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento di cui all'articolo 1, comma 8, primo periodo, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro", si legge nella bozza.

Novità anche per cinema e teatri. "Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala". In ogni caso "restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni".

Per quanto riguarda l'accesso ai luoghi di culto "avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni", si legge nella bozza.

Riaprono anche le sale giochi, sale scommesse e sale bingo "a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi". E ancora, via libera a centri benessere e terme. Nella bozza del Dpcm si parla anche della riapertura dei comprensori sciistici.

Chi sbarca dalle navi è "obbligato a comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio e sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all'isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso la residenza, il domicilio o la dimora abituale in Italia". Inoltre, nella bozza si legge che "è consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l'ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa".

Se a partire dal prossimo lunedì molte attività ripartiranno, per altre si dovrà aspettare ancora. Restano infatti chiuse le discoteche. L'apertura dei locali, prevista in un primo momento per metà giugno, è stata rinviata ancora di un mese. La scadenza è stata ora fissata al 14 luglio anche per sale da ballo, fiere e congressi.

Restano inoltre vietati fino al 30 giugno "gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli" dell'Unione europea "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano", e "a decorrere dal 16 giugno 2020, Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord, Serbia".

Dal primo luglio inoltre ripartiranno i processi. "Grazie al mutamento del contesto sanitario è giunto il momento di un ritorno alla normalità per la giustizia.

In particolare, è imminente l'emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo e in generale mira a garantire la regolare celebrazione delle udienze in condizioni di sicurezza già partire dal 1 luglio 2020", ha annunciato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

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