Conte si sdebita coi Responsabili. Niente simbolo M5s contro Mastella

Il sindaco si ricandida e l'ex premier si sfila per aiutarlo

Conte si sdebita coi Responsabili. Niente simbolo M5s contro Mastella

Giuseppe Conte «salda» il debito politico con la famiglia Mastella: il M5S si ritira dalla corsa per le amministrative di Benevento. Dal «nuovo» Movimento, targato Conte, arriva un inaspettato assist al sindaco uscente di Benevento Clemente Mastella, ricandidato per un secondo mandato.

Un «regalino» di Ferragosto per il leader dell'Udeur, in sella da quasi mezzo secolo, tra Parlamento, governo, Regione Campania e Comune, offerto sul piatto d'argento dagli anti-casta per eccellenza.

Non è stato il caldo africano di metà agosto che ha spinto il leader dei Cinque stelle alla decisione di sfilarsi dalla competizione di Benevento, rinunciando al simbolo. Il «regalino» grillino per Mastella non è poi così inaspettato. Basta fare un passo indietro. Al mese di gennaio scorso, quando le temperature erano fredde: le settimane di crisi per il governo Conte. Gli ultimi giorni a Palazzo Chigi per l'avvocato del popolo. Prima dell'affondo finale di Matteo Renzi e la nascita dell'esecutivo Draghi.

Conte cercava disperatamente un gruppo di responsabili, senatori e deputati, per rimpiazzare Italia Viva nella maggioranza. Salvando così la poltrona Palazzo Chigi. Ecco che nella disperata caccia ai trasformisti l'allora presidente del Consiglio trova un alleato: la famiglia Mastella, attivissima nel reclutamento dei responsabili. D'altronde il sindaco di Benevento è un campione di «ribaltoni». Sandra Lonardo, moglie di Mastella, è una senatrice eletta in Forza Italia. Ma al primo appello di Conte, nei giorni di fibrillazione per l'esecutivo giallorosso, si iscrive al partito dei responsabili.

Mastella, astuta volpe della Prima Repubblica, inizia le trattative. Mettendo in campo tutte le doti di abile mediatore. Proverà a portare al tavolo di Conte anche l'ex ministro Carlo Calenda. La missione della coppia Mastella-Conte fallisce. Il resto è storia nota: l'ex premier va a casa. A Palazzo Chigi arriva Mario Draghi. I favori restano. E vanno ricambiati. Conte è un gentiluomo. Non dimentica la disponibilità della famiglia Mastella nei momenti di difficoltà. L'occasione buona per ricambiare il favore sono le elezioni comunali che si svolgeranno nei giorni 3 e 4 ottobre. Mastella è in campo per la riconferma. Ma deve superare un avversario tosto: Luigi Perifano, avvocato e massone in sonno. Ma soprattutto c'è l'intesa di ferro Pd-Cinque stelle. L'accordo è chiuso da tempo. La rielezione del primo cittadino uscente è in salita. Conte arriva in soccorso del vecchio «amico responsabile» Mastella. Il primo atto politico da neo leader del Movimento è il ritiro dalla corsa per le comunali nella città sannita: «Una decisione sicuramente sofferta, nata a seguito di un confronto costante e diretto con gli eletti del territorio e gli attivisti, ai quali ho chiesto pur consapevole dell'importante lavoro svolto in questi mesi di investire tutte le energie disponibili per lavorare insieme alla riorganizzazione, anche territoriale, del M5S.

La costruzione di una struttura territoriale solida, attiva e soprattutto partecipata è un'attività che in questo momento richiede la massima attenzione e dedizione da parte di tutti», spiega Conte. Una retromarcia che però fa infuriare gli alleati del Pd. Pazienza: c'è un debito da saldare. E Conte è uomo d'onore.

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