Politica

Contentino alle toghe dopo lo schiaffo ferie

di U n colpo al cerchio e uno alla botte. Prima lo schiaffo della riduzione delle ferie, adesso lo zuccherino di quella che di fatto è la depenalizzazione dei reati minori, invocata dalle toghe, di sinistra ma non solo, come panacea taglia-processi e pure svuota carceri. A una settimana esatta dall'infuocata assemblea straordinaria dell'Anm in cui le toghe hanno minacciato di incrociare le braccia, in stile Fiom, contro la riforma della giustizia, ecco che dal ministro Orlando arriva un segnale di distensione con un decreto che riprende un sogno di Magistratura democratica, esposto giusto un anno fa in ottica svuota-carceri, quando la Corte europea dei diritti dell'uomo bacchettò l'Italia per le il sovraffollamento delle case circondariali: quello della depenalizzazione dei reati bagatellari. Non solo Md. La liberazione dei tribunali da processi minori come quello contro il poveretto che per fame ruba la scatoletta di tonno al supermercato è un sogno di tanti giudici. «Bisogna modificare il codice di procedura penale – sottolineava lo scorso 8 agosto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri – trasformando i reati bagatellari in contravvenzioni, perché oggi il tribunale è un lavandino otturato, una strada piena di buche». Un sogno dei giudici, non dovere perder tempo a istruire questi processini, che naturalmente come gli altri hanno i loro bravi tre gradi di giudizio. E un sogno anche dei Guardasigilli che hanno preceduto Orlando in via Arenula. Come Francesco Nitto Palma ministro di Giustizia del Berlusconi IV, che ci provò nel 2011. Adesso Orlando ci ritenta. Servirà questo segnale di apertura a far ingoiare alle toghe, dopo il taglio ferie, anche l'altro rospo indigesto, la riforma del la responsabilità civile? Si vedrà. Quel che però è certo è che la svolta buonista non farà proprio piacere alle vittime dei piccoli reati. Che al danno aggiungeranno la beffa di non potersi rivalere in alcun modo del torto, pur piccolo, subito. Al massimo potranno ricorrere a un lentissimo processo civile.

Un ottimo incentivo a lasciar perdere.

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