Il coraggio di Jackie, l'unica a cantare per Donald

I big rifiutano di esibirsi all'insediamento. Lei invece dice sì e le sue vendite quadruplicano

Il coraggio di Jackie, l'unica a cantare per Donald

Jackie Evancho è una ragazzina di coraggio che canterà l'inno nazionale per il presidente. Ha sedici anni e tanta voglia di scalare le classifiche. È anche per questo che quando le è arrivata l'occasione l'ha riconosciuta e presa al volo. Anche se a fartela è Donald Trump, l'uomo a cui tutte le star stanno dicendo no. Cercava cantanti il neo presidente per la cerimonia di insediamento, il più grande degli appuntamenti, mondovisione, vetrina pazzesca, consacrazione massima a cui aspirare, massimo privilegio. Nella storia americana non è mai successo che per la cerimonia di insediamento del Presidente degli Stati Uniti, i cantanti si rifiutino pubblicamente di cantare per motivi politici. Ma questa cerimonia è diversa perché a venire incoronato è The Donald, l'uomo che non solo non piace ma divide. O con lui o contro di lui.

E così da Celine Dion a Bocelli a Elton John a Il Volo è stato un susseguirsi di rifiuti e di prese di distanze, di comunicati stampa a precisare che no grazie, da Trump meglio prendere le distanze, restare lontani per non farsi contaminare, per non rischiare il linciaggio dei fan che minacciano il boicottaggio. Sui social network era anche nata una campagna chiamata #BoycottBocelli. Per Jackie invece è un'altra storia. Nata a Pittsburgh il 9 aprile del 2000, Jackie Evancho è un mezzosoprano, nel 2010 è stata una delle protagoniste dell'America's got talent, il seguitissimo show televisivo della Nbc, dove arriva seconda nella gara. È famosa per le interpretazioni di classici della lirica, ma anche per la riproposizione di pezzi pop. Una carriera ancora tutta da costruire, se non fosse per lo staff di Trump che la contatta e le fa la proposta che colleghi più famosi hanno già snobbato. Lei dice sì, canterà ben volentieri per il presidente, le critiche e le offese la sommergono ma la fanno anche salire alla ribalta. Oggi tutti sanno chi è. Lei non si lascia intimorire e rilancia: «Ci sono abituata, la nostra famiglia è stata spesso criticata con odio, ho una sorella transgender, ma siamo una famiglia unita in cui c'è molto amore». Insomma una lezione di coraggio con il lieto fine. Da quando è stata annunciata la sua partecipazione le vendite di Evancho sono quadruplicate e i suoi album stanno scalando posizioni su posizioni nelle classifiche.

Intanto, il capo del comitato che si sta occupando della cerimonia, ha detto alla CNN che non ci sarà neanche Kanye West, che aveva detto di votare per lui, e che lo ha recentemente incontrato alla Trump Tower. Anche Trump ha commentato indispettito su Twitter: «preferisco la gentea», perché le «cosiddette celebrità di serie A non sono servite a far vincere le elezioni a Hillary Clinton». Come dire, tiè.

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