Milano - Sara era lì dove tutti la cercavano da cinque giorni. Nelle acque della Muzza, un canale che confluisce nell'Adda. Il corpo della 21enne scomparsa venerdì sera insieme al fidanzato di dieci anni più grande, Manuel Buzzini, è stato ripescato nel primo pomeriggio di ieri. Galleggiava all'altezza di Paullo, proprio nella zona in cui si erano concentrate le frenetiche ricerche di sommozzatori, vigili del fuoco e carabinieri.
Le spoglie di Sara Luciani, sparita da Melzo nel Milanese, forse potranno diradare il mistero intorno alla sua morte. E chiarire perché il suo ragazzo si sia suicidato, impiccandosi all'alba di sabato nel cortile della casa della nonna. Manca all'appello la Golf grigia su cui la coppia si era allontanata da casa. Per ora il corso d'acqua ha restituito solo il paraurti posteriore. Gli investigatori, coordinati dal pm Michela Bordieri e dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella, sono sempre più convinti che la chiave del giallo sia l'omicidio-suicidio.
Poco dopo le 14 un pescatore si è accorto del corpo, non lontano dalle griglie della centrale idroelettrica di Paullo, e ha dato l'allarme. I sommozzatori lo hanno subito recuperato. La Procura ha disposto l'autopsia. Pochi per ora i punti fermi dell'indagine. I vestiti dell'operaio 31enne, sul cui suicidio non ci sarebbero dubbi, erano bagnati fino al dorso e le scarpe erano sporche di fango e ghiaia. Sul corpo non c'erano segni di violenza, né lesioni che possano far pensare a un incidente d'auto. I risultati dei test tossicologici non sono pronti, ma sembra che Buzzini facesse uso di cocaina. Nel 2013 era entrato in comunità per problemi di droga. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due ragazzi che stavano insieme da alcuni mesi ultimamente litigavano spesso. E le discussioni erano state anche violente. Avevano inoltre deciso di non usare più i cellulari, rendendo impossibile ricostruire attraverso i tabulati i loro movimenti della notte di venerdì.
La novità più importante, prima del ritrovamento di Sara, era arrivata martedì quando un amico di Manuel si era presentato alla caserma di Cassano d'Adda. Ha raccontato di essere uscito insieme alla coppia venerdì intorno alle 22, a bordo dell'auto intestata a Buzzini.
Di aver trascorso un paio d'ore con i due giovani e di essere poi stato riaccompagnato a casa. Per gli inquirenti, una versione attendibile. La tragica fine di Sara e Manuel si sarebbe consumata nella gabbia di una relazione tormentata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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