Vi ricordare di Marco Del Panta? Non proprio un fan del governo gialloverde, se ci si limita a guardare alla sua attività social di qualche tempo fa.
All’epoca era ambasciatore italiano in Svizzera e alcuni segnali di apprezzamento abbastanza espliciti (cuoricini) ai post con cui i big del Pd attaccavano l’esecutivo lo avevano messo in imbarazzo. Tra questi, oltre a Carlo Calenda e Matteo Renzi, c’era anche il rieletto sindaco di Firenze Dario Nardella.
Chiamato a risponderne dell’accaduto, dal quotidiano La Verità, il diplomatico si era giustificato dicendo che qualcuno gli aveva hackerato l’account Twitter. Insomma, nessuna violazione della deontologia professionale: “Uso il mio profilo Twitter esclusivamente per fini professionali, come chiunque può constatare e conosco bene il codice deontologico di un funzionario pubblico”, aveva spiegato il diretto interessato. Tanto che, poi, era pure scattata una denuncia alla polizia postale per dissipare ogni dubbio sulla faccenda.
Se sul fronte investigativo nulla di nuovo è ancora emerso, proprio in queste ore Del Panta è stato chiamato a ricoprire un “incarico speciale”. Indovinate da chi? Da Nardella. Il primo cittadino renziano, in realtà, lo voleva nella giunta, ma non aveva fatto i conti la legge 56 del 2104. Quella che, per intenderci, fissa le quote rosa dell’organo collegiale al 40 per cento.
Costretto ad un prematuro rimpasto, Nardella ha dovuto sostituire Del Panta con Alessia Bettini.
Ma all’ex abasciatore è stato comunque riservato un posticino (si fa per dire) extra. Ricoprirà un incarico nell’ambito delle relazioni internazionali, politiche europee, attrazione degli investimenti, alta formazione e cooperazione allo sviluppo. Certo che ci aveva proprio visto lungo quell’hacker...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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