Roma - Il Pd paventa problemi per le coperture delle misure contenute nel decreto Genova. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, smentisce e dice che i soldi «ci sono assolutamente». Sulla questione del ponte nella città ligure è scontro politico. Ma è il sindaco e commissario per la ricostruzione, Marco Bucci, a placare gli animi e a rassicurare sul fatto che tutto sarà fatto «in tempi brevi».
Sindaco, a che punto siamo?
«Abbiamo chiesto la deroga per poter lavorare in velocità e l'abbiamo ottenuta. Dopo la conversione del decreto in legge dovremmo ottenere gli stanziamenti che abbiamo richiesto. Da questo punto di vista noi siamo operativi e possiamo iniziare a lavorare. Certo è che avremo bisogno del supporto del governo per i prossimi 12-13 mesi, perché tutte le volte che verranno fuori dei problemi dovremo cercare di superarli».
L'esecutivo si sta dimostrando vicino alle vostre esigenze?
«Sin dall'inizio. I primi stanziamenti li abbiamo avuti dopo quattro giorni. Se tutti gli emendamenti recepiti saranno convertiti in legge direi che tutti assieme avremo fatto un buon lavoro».
Che avete fatto concretamente?
«Abbiamo lavorato sugli emendamenti e aspettiamo ci sia la conversione del decreto in legge. Così sapremo. Le variazioni sono tante, per cui su queste variazioni poi bisognerà iniziare a lavorare. Stiamo facendo il team, stiamo mettendo a punto le persone sulla base delle variazioni che saranno fatte. Ci saranno possibilità di avere anche personale esterno».
Quanto tempo ci vorrà affinché Genova possa avere il suo nuovo ponte?
«È importante che noi iniziamo a lavorare per la demolizione della parte rimanente del Morandi nel mese di dicembre. Se riusciremo, allora in poco più di un anno avremo il nuovo ponte. Tutti i progetti che ho visto finora parlano di 12-13 mesi, quindi dovremo riuscire a completare tutto per Natale dell'anno prossimo, quando dovremmo poter consegnare l'opera alla città».
Quanti progetti sono arrivati?
«Sono arrivate moltissime richieste, da ogni parte del mondo. Sulla demolizione circa 7-8 e sul ponte almeno una decina molto complete, poi ci sono tanti studi di ingegneria che hanno fatto disegni e di quelli ne sono arrivati una cinquantina almeno. Non sono progetti, ma idee di ponte».
In base a che cosa stabilirete a chi affidare la progettazione?
«Ci sono alcuni criteri fondamentali che sono i tempi, la qualità e i costi».
È vero che Autostrade ne ha presentato uno?
«In quanto commissario non posso parlare delle progettazioni».
Avete già assegnato tutti gli alloggi a chi ha dovuto lasciare casa?
«Queste persone non potranno mai più rientrare a vivere nei loro appartamenti. Sono state assegnate loro delle case e sono già tutte in altre situazioni domiciliari. Ieri, ad esempio, abbiamo consegnato nove case. I nuclei familiari interessati dalla situazione sono 256, le persone circa 600».
Che può dirci dei disagi alla viabilità?
«È stata completamente ripristinata.
I problemi principali restano per chi vive nell'area della Certosa, perché il quartiere ha solo una via di uscita, quindi dobbiamo ripristinare il passaggio prima possibile. Per questo stiamo lavorando per poter passare sotto al ponte. Non so quanto tempo ci vorrà. Alcune linee di traffico son già attive e ora stiamo lavorando per ripristinare le altre».
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