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Così la Serracchiani "regala" ​180mila euro al paese fantasma

La governatrice Pd finanzierà un centro di aggregazione in un borgo di 70 abitanti dove ci sono solo 5 ragazzini

Così la Serracchiani "regala" ​180mila euro al paese fantasma

Drenchia è il secondo paese meno popolato del Friuli Venezia Giulia. Qui vivono, sulla carta, 118 abitanti. In realtà sono una settantina quelli che realmente risiedono in questo Comune in provincia di Udine. Alla scuola elementare, che può essere raggiunta solo con un autobus perché si trova in un altro paese, sono iscritti solo cinque ragazzini. All'asilo, invece, c'è solo un bambino. Eppure la giunta capitanata dalla piddina Debora Serracchiani ha deciso di spendere 180mila euro per un centro di aggregazione giovanale che, come svela ItaliaOggi, sorgerà in un vecchio stabile che ospitava l'unica trattoria del paese.

"Dal 2002 al 2015 Drenchia ha assistito ad appena dieci nascite - denuncia il consigliere di minoranza Ettore Tomasetig al Messaggero Veneto - una recente determina attesta l'avvenuta concessione al Municipio da parte della Cassa depositi e prestiti, di un mutuo dell'importo di 180mila euro". Il fabbricato scelto per ospitare il centro di aggregazione giovanile sorge nella frazione di Cras. "Per ristrutturarlo e adeguarlo alla nuova funzione - spiega Tomasetig - il Comune sarà chiamato a sostenere gli oneri di un mutuo ventennale a tasso fisso e dovrà accopllarsi una spesa di circa 2.500 euro annui di interessi che andrà a sommarsi al carico degli altri mutui in essere che peseranno sulle casse dell'ente fino al 2022". In realtà, come spiega il sindaco Marco Zufferli, che vive a Udine, il centro di aggregazione farà interamente finanziato con fondi regionali. "Chi parla di centro giovanile è caduto in errore - si difende il primo cittadino - l'obiettivo è quello di realizzare un punto di riferimento per avvicinare la popolazione alla montagna tenendo conto della marginalità sociale e geografica del territorio".

Nel giro di tre anni il Comune di Drenchia è riuscito, grazie ai trasferimenti della Regione, a completare opere per quasi un milione di euro. Con questi soldi Zufferli ha sistemato la viabilità e l'illuminazione e ha migliorato la sicurezza delle strade dove molto spesso cadono i massi. "Da soli possiamo fare poco - spiega il sindaco - quello di cui abbiamo bisogno è una politica regionale seria di rilancio della montagna".

E del portafogli della Serracchiani.

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