Roma - Uno Stato che non riesce a risparmiare sulle spese deve necessariamente trovare nuovi modi per aumentare le entrate. E la legge di stabilità conferma la tendenza emersa negli ultimi anni: per spillare altri soldi ai cittadini la Repubblica si è trasformata in un biscazziere. Dal settore dei giochi sono, infatti, previsti, circa 1,2 miliardi di maggiori entrate.
In particolare, la Stabilità ha previsto un aumento del prelievo erariale del 2% sulle slot e dello 0,5% sulle Vlt, i terminali di nuova generazione. In particolare, dalle slot arriverebbero 506 milioni in più rispetto al 2015, mentre dalle Vlt, lo Stato incasserebbe ulteriori 107 milioni, per un totale di 613 milioni di euro. Nella legge di Stabilità sarebbe inoltre prevista anche una gara per il rilascio di concessioni - della durata di nove anni - per 15mila agenzie di scommesse (con base d'asta di 30mila euro) e 7mila corner, con base d'asta di 15mila euro. Se dovessero essere aggiudicate tutte, lo Stato incasserebbe un totale di 555 milioni di euro. In questo modo 1,2 miliardi sarebbero assicurati.
Il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, nei giorni scorsi aveva però ipotizzato l'ipotesi di riapertura dei termini per l'esercizio della delega fiscale che conteneva un riordino generale del settore. Il che implicherebbe la possibilità di un ulteriore inasprimento del prelievo sul comparto. Senza tener conto che gli esercenti dovrebbero versare entro il 31 ottobre circa 300 milioni del maxicontributo da 800 milioni sulle slot machine contenuto nella legge di stabilità 2015. Le associazioni di categoria di un settore sono sul piede di guerra. Anche perché, bisogna ricordarlo, nel 2014 questo comparto ha garantito circa 3,5 miliardi all'erario.
Sull'altro versante, invece, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha rivendicato l'incremento della soglia per i pagamenti in contanti da mille a 3mila euro. La norma, ha spiegato il premier, non avrà effetti di incremento dell'evasione fiscale. Renzi ha ricordato gli interventi di contrasto come l'introduzione del reato di autoriciclaggio che «consente di aumentare la soglia di utilizzo del contante». L'Italia, ha aggiunto, non è più «sorvegliata speciale» da parte dell'Unione europea. Inoltre il premier ha ricordato l'intesa con l'Associazione bancaria italiana (Abi) per un abbassamento generalizzato dei costi di utilizzo dei pagamenti elettronici. Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ha spiegato che «per facilitare l'installazione dei pos negli esercizi commerciali servirebbe certamente una piccola detrazione fiscale, un piccolo incentivo». In pratica, chi decidesse di installare il pos potrebbe detrarne il costo o parte dalla dichiarazione.
Anche ieri, però, l'ex ministro del Tesoro, Vincenzo Visco, vero mentore degli attuali vertici dell'Agenzia delle Entrate, ha continuato a rimpiangere la tracciabilità telematica e le soglie di pagamento, cioè la polizia fiscale.
Con le sue misure, ha ricordato, «si recuperarono risorse che consentirono la riduzione dell'Ires e dell'Irap». Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dell'Authority anticorruzione, Raffaele Cantone: «Un intervento sulla soglia del contante, già rivista in tempi recenti, può contribuire ad aumentare l'incertezza normativa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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