Economia

Busta paga docenti: ecco l'aumento che arriverà

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha richiesto un aumento mensile di 104 euro per i docenti oltre che diversi altri cambiamenti. Osserva il premier Draghi

Busta paga docenti: ecco l'aumento che arriverà

Il contratto scuola è prossimo alla scadenza. Con il rinnovo, ad oggi i docenti riceverebbero un aumento lordo mensile di 88 euro. Una cifra inferiore rispetto alla media degli statali.

Proprio per questo, secondo quanto riporta Italia Oggi, il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi spera di poter arrivare a 104 euro, così da appianare eventuali differenze. La richiesta arriverà in vista dell'approvazione della Legge di bilancio da parte del Consiglio dei ministri che dovrebbe arrivare giovedì. Pronti 230 milioni di euro che andrebbero comunque integrati. Un aumento necessario per Bianchi soprattutto per placare lo scontro con i sindacati a causa della vertenza salariale. Inizialmente la richiesta era di 110 euro mensili, difficilmente si arriverà a quella cifra ma la trattativa è ancora in corso. Si aspetta inoltre l'ok del ministero dell'economia prima di annunciare qualsiasi mossa. Qualora però questo via libera arrivasse, il ministro Bianchi potrebbe rispondere ai sindacati che è stato avviato quel percorso di parificazione con gli altri comparti pubblici e che il dibattito sulla scuola è tornato centrale nel dibattito politico. Anche perché il rinnovo del contratto scuola è solo uno dei dossier che dovranno essere chiusi sul fronte Legge di Bilancio in merito all'istruzione. Sta vigilando in meirto non soltanto il ministro dell'economia Daniele Franco, ma anche il premier Mario Draghi.

Nella Manovra inoltre sarà prorogato il contingente aggiuntivo dei docenti fino al termine delle lezioni, un buon risultato dal momento che, ad oggi, i contratti a tempo determinato sarebbero dovuti scadere a fine dicembre. Bianchi inoltre sta cercando di avere la proroga anche per il personale Ata.

Reclutamento docenti

Inoltre, sembra prendere vita anche un nuovo pacchetto di reclutamento, inserito anch'esso nella legge. Il nuovo sistema prevede una prova preselettiva di sbarramento, ossia un test a risposta chiusa. Tutti coloro che la supereranno potranno svolgere un tirocinio con tutor da fare prevalentemente in classe.

Inoltre, è previsto che nel curriculum degli studi universitari siano presenti anche crediti formativi nelle materie pedagogiche. La formazione dovrà essere definita d'intesa con le università. È prevista poi una periodica continuità delle prove concorsuali così da assicurare una programmazione efficace oltre che per i pensionamenti anche per le esigenze della scuola.

Nessuna novità invece per quanto riguarda il sistema d'ingresso nel nuovo reclutamento dei docenti precari con più di 36 mesi di supplenza che fino ad oggi non hanno superato le selezioni riservate.

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