C'era una volta la prima Repubblica, che brutta. Tipo che prendeva Pippo Baudo, bravissimo, per carità, però democristiano, e gli faceva fare qualsiasi cosa, ogni Domenica In, ogni Sanremo, tutto. Oppure Giovanni Minoli, craxiano, che in epoca socialista ebbe il suo periodo d'oro. C'erano una volta la Dandini, Fazio, Saviano e compagnia bella bruttissima, che la sinistra ha piazzato ovunque.
Adesso ci sarebbe il governo del cambiamento, ma mica è cambiato tanto. Non per altro coloro che nelle piazze e in campagna elettorale hanno strepitato contro la lottizzazione, la Rai se la sono pappata, esattamente come prima gli altri.
Insomma, questo per dire che ora c'è Lorella Cuccarini, che da un po' non si filava più nessuno, tant'è che il suo ultimo programma in Rai è stato sei anni fa, esclusa la parentesi sfortunata di Nemicamatissima con Heather Parisi, con la quale nei mesi scorsi ha ingaggiato una lotta sui social. Peccato non sia diventata una lotta nel fango in prime time, sarebbe stato divertente vederle rotolarsi per terra, e l'audience sarebbe andata alle stelle, altro che le corna di Riccardo Fogli.
Il succo è questo: la Cuccarini si è dichiarata sovranista, la Parisi ha criticato il governo. Tutto merito di Twitter, il luogo dove chiunque deve dire la sua, soprattutto su ciò di cui non sa un cavolo. La Cuccarini ha rimediato i complimenti di Matteo Salvini, la Parisi ha vinto il sostegno social dei radical chic (mentre le femministe si sono divise in due, chi elogiando la Cuccarini in quanto donna, chi la Parisi, sempre in quanto donna). La cosa è finita lì? Macché, da noi niente finisce dove dovrebbe finire.
Come essere democristiani e comunisti nella Prima Repubblica ha pagato i professionisti vicini al governo (in realtà essere comunisti paga sempre ancora oggi) anche il sovranismo ora frutta a Lorella Cuccarini, come segnala il sito tvblog, la conduzione de La vita in diretta. Presentatrice ideale del nuovo governo gialloverde, anche per la disinformazione dimostrata durante una puntata di Otto e mezzo, e oggi essere disinformati è un merito.
Dalla Gruber la Cuccarini ha affermato che non si votava da dieci anni (non sapeva che si vota per forza massimo ogni cinque anni), e dunque chi meglio di lei? Non certo Heather Parisi, sebbene un governo del cambiamento, avversario della lottizzazione, avrebbe potuto scegliere lei. Solo che non è neppure italiana, la Parisi, è americana. In sostanza un'immigrata. Meglio la cucina più amata dagli italiani.
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