Roma - Il piano Renzi per il futuro dei giovani e del Paese? Una mancia oggi e più deficit domani. La legge di Stabilità ogni giorno si arricchisce di nuovi capitoli che rivelano la strategia a corto raggio del governo. O meglio la strategia a «raggio elettorale»: un bonus di 80 euro mensili per i poliziotti; 500 euro per i diciottenni; mille euro per gli studenti di musica. Questi soldi però in realtà non ci sono e dunque si finanzieranno con l'aumento del deficit dal 2,2 al 2,4 nel 2016 per un impegno complessivo da 2,6 miliardi di euro per cultura e sicurezza. Questo significa che saranno quegli stessi ragazzi insieme alle generazioni nate negli anni ottanta e novanta a ritrovarsi un debito sempre più pesante sulle spalle. Una manciata di euro distribuita con criteri privi di equità e soprattutto senza visione per il futuro. Dopo il bonus per i professori già erogato dal prossimo anno ci sarà quello per i diciottenni e arriverà pure un'altra regalia destinata questa volta agli studenti iscritti ai conservatori di musica e agli istituti musicali. Si tratta di mille euro una tantum per l'acquisto di uno strumento musicale nuovo. Renzi aveva già assegnato 500 euro ai docenti per l'aggiornamento professionale, circa 700mila i beneficiari. Un tentativo di placare i malumori provocati dalla riforma della Buona Scuola e scongiurare il rischio di perdere un congruo pacchetto di voti? Solo malignità. Dopo i docenti Renzi è passato ai giovani e precisamente a quelli che l'anno prossimo voteranno. Certo l'idea di destinare 300 milioni ai ragazzi da spendere in attività culturali non può che essere apprezzata da chi si ritroverà in tasca 500 euro in più senza alcun merito se non quello di essere nato nel 1998. Bravi. Peccato però che i 500 euro li prenderanno 550mila ragazzi che partono da condizioni sociali ed economiche assai diverse. Quei 500 euro arriveranno in famiglie dove viaggiare o andare al cinema, al teatro e al museo è la normalità e in altre che invece non si sono mai potute permettere un viaggio all'estero. Il bonus insomma non rispetta il principio delle pari opportunità. Forza Italia invece denuncia la «truffa» del governo «per il personale delle forze dell'ordine perché il bonus degli 80 euro non entra stabilmente nelle retribuzioni e non vale per il calcolo della pensione». Anche i sindacati di polizia protestano e chiedono «la strutturazione degli 80 euro».
Nella pioggia di emendamenti il divieto per ulteriori perforazioni upstream entro le 12 miglia dalla costa e un altro che farà contente le società di calcio con la cancellazione del balzello ad hoc previsto dal fisco per i contratti di compravendita dei calciatori. Poi ci sono 50 milioni per i piccoli satelliti, 50 milioni per le borse di studio, e altri 50 milioni per rimodernare le strumentazioni delle forze dell'ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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