Ma quanta confusione! Il peggio della settimana

I governatori litigano e l’Italia si divide. Conte guarda e i rom se ne infischiano delle regole

Ma quanta confusione! Il peggio della settimana

Quanta confusione. Troppa. Nonostante l’emergenza sanitaria i nostri politici continuano a dare il peggio. Non frenano la lingua. Nella maggioranza di governo si continua a litigare. Che novità, direte voi. Il partito democratico vuole una cosa, il movimento 5 stelle un’altra. Italia Viva sta in mezzo e punzecchia. Per non parlare delle opposizioni. In Italia uniti, in Europa divisi. E cosa fa Conte? Scappa. Dove? Dalle camere. Non quelle da letto, ma quelle istituzionali: Senato e Camera. Il confronto sul Mes si inasprisce e il premier si è trincerato dentro le mura del confortevole palazzo. A Chigi, in Roma. Con lui Rocco Casalino, sempre pronto a mandarlo in diretta facebook. C’è chi sostiene addirittura che Giuseppi, tra le calde e comode pareti oro di Palazzo Chigi, si sia fatto un mini “ospedale” e una scorta di mascherine. Quelle vere, non gli stracci di “Bunny il coniglietto”, per dirla alla deluchiana maniera.

GIUSEPPE CONTE

Lui lavora e lo fa vedere alle sue bimbe. Le luci del suo ufficio si spengono sempre a tarda serata. Ma che fa? Implora i falchi del nord affinché siano clementi con l’Italia? Lo ha detto chiaro il premier “Lotteremo fino alla fine per gli eurobond". E sul Mes: "Non è adeguato, l'Italia non ne ha bisogno. Eurobond o non firmo.” Eppure, ce l’hanno Mes proprio in quel posto.

MATTEO SALVINI

Il leader della Lega per ora tace. Strano, vero? Nei giorni scorsi ha urlato al “NO MES” si “EUROBOND” eppure, in Europa, i suoi hanno votato contro i coronabond. Come mai? Sicuramente ci sarà un motivo, fatto sta che non lo ha ancora spiegato. Attendiamo la prossima diretta dal balcone. Ah, Matteo, non farti sentire dal vicino.

VINCENZO DE LUCA

Lui vuole blindare la Campania. Eppure, per le strade della sua regione ognuno fa come gli pare. A Napoli non esiste distanza sociale o mascherine. Ma come, non era proprio lui a dire: “mando i carabinieri con il lanciafiamme?” De Luca, De Luca… ora vuole proibire ai nordici l’arrivo. Luca Zaia, governatore del Veneto, non l’ha presa bene: “Non penso che tutti i veneti che vanno in vacanza in Campania siano contenti. Non credo che il presidente De Luca stia facendo un grande servizio alla sua Regione.”

CATENO DE LUCA

Il sindaco di Messina è il nemico numero uno del ministro Lamorgese e del Governo Conte. Il sindaco sceriffo minaccia di chiudere lo stretto: “Noi siamo un isola” dice… “E ci possiamo blindare da tutto il modno.” “Cosa vorrebbe fare? Comprare un sommergibile e silurare le barche e le navi? E mentre chiude lo stretto gliela fanno sotto il naso. Sindaco, si svegli! Meno TV e più controlli. Veri. Per tutti. Lui urla dai droni “State a casa cazzo”, ma alcuni suoi concittadini sfilano numerosi (vicini vicini) per onorare la salma di un presunto boss della mafia. Dove sono finiti i droni cazzo?? Li avranno abbattuti?

CALABRIA BLINDATA MA NON PER I ROM

E mentre i governatori e i sindaci litigano tra di loro e fanno a gara per chiudere i confini, Calabria compresa, i rom di Lamezia Terme, Catanzaro, fanno come i vicini messinesi.

Si riuniscono per dare l’ultimo saluto ad un tale “Armando”. Defunto. In centinaia per strada a piangere e strapparsi i capelli. Un funerale vero e proprio con tanto di lancio di palloncini bianchi. Ma dov’è finita la polizia?

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