RomaE poi ci si domanda perché gli italiani non vanno più a votare. «Abbasso Renzi, viva Renzi!». Ecco i salti mortali di alcuni senatori verdiniani, oggi bramosi di appoggiare il premier. Domenico Auricchio, per esempio, alzava il ditino contro Fitto e sentenziava: «La politica dev'essere coerenza e lealtà»; Eva Longo, prima fittiana e ora verdiniana giurava: «Il nostro elettorato è disorientato dal nazarenismo»; e Antonio Scavone picchiava duro: «Il rapporto Istat fotografa il fallimento del governo Renzi». Tuffo con carpiato da 10 e lode per Vincenzo D'Anna che oggi invoca un “Movimento di moderati per Renzi”. Ma ieri... Ecco cosa diceva.
Madame Verdurin «C'è un giovanotto che, come madame Verdurin, deve cambiare il cappellino perché deve dimostrare a Berlino o a Bruxelles di aver fatto qualcosa, e noi come pecore belanti ci accingiamo a seguirlo. Ma non siamo tutti pecore». (21 luglio 2014)
Peron «Il Senato non può essere il dopolavoro dei consiglieri regionali, né bisogna riperpetrare la triste storia di un leaderismo e di un peronismo che non hanno più ragion d'essere». (Ibidem)
Cortigiano «Signora ministro, meglio qualche pazzo in più che qualche cortigiano servitore abbastanza sciocco, che si piega non al vento della propria scienza e della propria consapevolezza, ma allo scranno di Ministro o al fatto di dover dire sì al potente di turno». (Ibidem)
Acerbo «Voi state facendo peggio della legge Acerbo, voi volete il potere con il 25 per cento dei voti rispetto alla platea elettorale! Se questo l'avesse proposto Silvio Berlusconi, molti di questi insofferenti sarebbero lì con le mutande arancioni o con le mutande viola, con i grillini a rompere le scatole». (23 luglio 2014)
Autostima «Qual è la priorità in questo Paese, in cui aumentano a decine di migliaia i disoccupati, dove il debito pubblico aumenta di una cinquantina di miliardi al mese, dove tutto è al collasso, al di là dell'autostima del presidente del Consiglio?». (24 luglio 2014)
Radiazioni «Ho sentito i Franceschini, i Fassino, i Di Pietro invocare la libertà e la democrazia contro il caimano, lo psiconano, il peronista, il pericolo per la democrazia impersonato in Silvio Berlusconi (...). Domando quindi ai colleghi del Pd: avete subito una trasformazione genetica, siete stati investiti da radiazioni?». (24 luglio)
Sbarbatello «Inserite all'interno di questa legge la soppressione di ogni emolumento, compreso quello del premier. Non viviamo di politica, dietro di noi c'è una professione, c'è un decoro, c'è una dignità, e non sarà uno sbarbatello a cui piace piacere che si metterà - con altri «Nazareni» o da solo - la democrazia di questa Nazione sotto i piedi!». (Ibidem)
Tiranno «A furia di scalmane, di urla e di indignazioni più o meno pacate e più o meno sopra le righe, il popolo italiano ha capito che ci troviamo di fronte ad un pessimo riformatore e ad un ottimo tiranno, nel caso del premier». (Ibidem)
Alla Boschi «Fare le belline a rilasciare le interviste al Tg1 siamo bravi tutti quanti». (30 luglio 2015)
Culo «Qua avete un sacco di persone che si sono intossicate dei salamelecchi e degli inchini talmente profondi che a molti di loro gli si vede il culo a furia di abbassarsi e non è un bel vedere, cari amici». (21 gennaio 2015)”
Mendicante «Dove vogliamo andare? A fare il Partito della Nazione
con Matteo Renzi? Allora, caro Denis, te lo dico pubblicamente: chiamami quando farai il Partito della Nazione perché in una nuova casa io ci devo entrare dalla porta e non come un mendicante dalla porta di servizio». (Ibidem)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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