Cronaca giudiziaria

Davide in coma. Ira dei familiari. "L'aggressore ride in aula"

Momenti di tensione al processo che si sta celebrando a Crotone per l'aggressione a Davide Ferrerio

Davide Ferrerio, ridotto in fin di vita da un ventiduenne rom lo scorso agosto
Davide Ferrerio, ridotto in fin di vita da un ventiduenne rom lo scorso agosto

Momenti di tensione al processo che si sta celebrando a Crotone per l'aggressione a Davide Ferrerio, il 21enne bolognese picchiato selvaggiamente lo scorso 11 agosto per le vie della città e attualmente in coma irreversibile. Il giudice Elvira Cordasco ieri è stata costretta a sospendere più volte l'udienza.

Alla sbarra Nicolò Passalacqua, 22 anni, autore del pestaggio, che risponde di tentato omicidio aggravato, unico imputato presente ieri in aula, contro il quale hanno più volte inveito i familiari della vittima. Una situazione che il giudice ha faticato a tenere sotto controllo finché la parola è tornata gli avvocati che hanno chiesto e ottenuto il rinvio dell'udienza al prossimo 3 aprile.

Per gli altri due imputati, Anna Perugino ed Andrej Gaju - che devono rispondere di concorso anomalo in tentato omicidio - erano presenti i difensori Mauro Buono e Michele Lo Prete. A chiedere il rinvio dell'udienza è stata la famiglia Ferrerio per attendere una verifica sulle condizioni della vittima il cui coma sarebbe irreversibile nonostante un'attività cerebrale ancora presente. Nel caso di morte cerebrale, il capo di imputazione potrebbe essere modificato in omicidio aggravato per il quale non sarebbe più possibile per l'imputato accedere al giudizio con rito abbreviato.

Rito che il difensore di Passalacqua, l'avvocato Salvatore Iannone, aveva già chiesto condizionandolo all'esame in aula del suo assistito. Inoltre, il rinvio al 3 aprile permetterà di attendere la decisione del Tribunale di Crotone sull'opposizione all'archiviazione per la posizione dell'uomo di 31 anni che aveva un appuntamento con la figlia minorenne della Perugino e che, una volta comprese le intenzioni del gruppo di cui faceva parte anche Passalacqua, per distogliere da sè le attenzioni ha inviato alla minorenne il famigerato messaggio («ho una maglietta bianca») che di fatto ha causato lo scambio di persona con Davide Ferrerio.

Il gup ha infine accolto le costituzioni di parte civile della famiglia Ferrerio, del Comune di Crotone, della Provincia di Crotone e del Comune di Bologna a suo fratello Alessandro e a tutti suoi familiari.

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