Cronache

Davide pestato a sangue per una camicia sbagliata. "Scambiato per un altro"

Il 20enne di Bologna ora è in coma. L'aggressore pensava fosse il corteggiatore di un'amica

Davide pestato a sangue per una camicia sbagliata. "Scambiato per un altro"

«Ho la camicia bianca. Sono qui». Tanto è bastato all'aggressore a ridurre Davide Ferrerio in coma. Picchiato barbaramente per sbaglio. Senza capire cosa stava succedendo, vittima ignara di una violenza cieca. Secondo le indagini infatti all'origine dell'aggressione del ragazzo di 20 anni di Bologna che si trovava in vacanza dai parenti a Crotone e che ora lotta per la vita, c'è uno scambio di persona. È quanto hanno accertato le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica e svolte dalla Squadra Mobile di Crotone che hanno portato all'arresto di Nicolò Passalacqua, autore del gesto.

L'attenzione degli investigatori si è concentrata sull'analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza e sull'analisi degli apparati cellulari dei soggetti coinvolti nonché sugli interrogatori di tutti i soggetti (anche quelli coinvolti marginalmente). Ne è venuto fuori un quadro ancora più desolante. Davide non conosceva il suo aggressore e Passalacqua stava cercando un uomo che, tramite social, aveva dato appuntamento ad una sua amica minorenne. Ferrerio, di fatto, è stato messo in mezzo dal terzo soggetto che ha utilizzato il giovane bolognese per distogliere le attenzioni del gruppo nel quale si trovava Passalacqua.

Davide era in via Vittorio Veneto, nei pressi del Palazzo di Giustizia, dove attendeva un suo amico. Passalacqua invece era insieme a due suoi parenti, ad una ragazza minorenne, alla madre di quest'ultima e al suo compagno e a un altro figlio della coppia. Passalacqua - che era interessato alla minorenne - avrebbe dovuto spalleggiare la ragazza all'incontro che lei stessa aveva fissato con un 31enne residente in provincia. La minorenne, infatti, nei giorni precedenti, era stata contattata tramite Instagram da un account con un nome di fantasia. Tra i due vi era stata una breve conversazione. Il giovane aveva chiesto di incontrare la ragazza, la quale, su indicazione della madre, aveva fissato appuntamento. Una trappola nella trappola.

Ed è a questo punto che il luogo e l'orario coincide maledettamente con il destino di Davide.

Il gruppo di persone si è diretto verso il Palazzo di Giustizia e il 31enne, affrontato dalla madre della minorenne, ha negato d'essere in attesa della ragazza. Mentre si allontanava ha scritto sull'account Instagram della ragazza di essere appena arrivato e di indossare una camicia bianca (mentre in realtà aveva una maglietta azzurra). La ragazza ha letto il messaggio ad alta voce e Passalacqua ha individuato, erroneamente, Davide, che indossava proprio una camicia bianca, come l'autore dei contatti social. Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite, si nota quindi Passalacqua avvicinarsi a Davide. A quel punto Davide, all'oscuro di tutto, verosimilmente impaurito dalla singolare richiesta, si è allontanato dal luogo, prima camminando velocemente e poi correndo in direzione della casa della nonna. Passalacqua lo ha rincorso ed una volta raggiunto, lo ha colpito con una ginocchiata allo sterno ed almeno due pugni in volto.

Il ragazzo nei giorni scorsi, è stato trasferito all'ospedale Maggiore di Bologna. Sabato mattina, proprio per Davide, sarà organizzato un pellegrinaggio alla Madonna di San Luca, proprio come fatto per Sinisa.

L'iniziativa è partita dagli amici e dai tifosi rossoblù che fin da subito, partendo proprio da Mihajlovic, hanno espresso la loro vicinanza.

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