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De Benedetti: "Sono fortunato". Marina Berlusconi lo stana: "Salvato grazie ai nostri soldi"

De Benedetti si vanta sul Corsera: "Sono fortunato". Ma Marina lo mette a tacere: "Salvato grazie ai nostri soldi"

De Benedetti: "Sono fortunato". Marina Berlusconi lo stana: "Salvato grazie ai nostri soldi"

"Matteo Renzi mi ricorda il Fanfani degli anni '50. Non ho mai visto tanta energia in un politico". Carlo De Benedetti adesso benedice il premier. Dopo averlo criticato in passato, definendolo "furbo" ed etichettando gli 80 euro del bonus Irpef come "spot elettorale", adesso l'Ingegnere lo reputa un "fuoriclasse".

Intervistato dal Corriere della sera in occasione dei suoi 80 anni, il presidente del Gruppo L'Espresso spiega: "Renzi è un fuoriclasse, è molto intelligente. Poi c'è l'empatia. Dicono che Renzi ricordi Craxi, per decisionismo e abilità politica; Craxi però era antipatico. E poi Renzi è una spugna. Di economia non sa molto; ma in un attimo assorbe tutto. È veloce e spregiudicato".

Sul patto del Nazareno, poi dice: "Il premier ha fatto benissimo a stringerlo. E Berlusconi per sopravvivere non poteva fare altro. È innamorato di Renzi e disgustato dal suo partito". Sull'elezione del presidente della Repubblica: "Renzi non lascerà che sia eletto qualcuno che distragga l'attenzione da lui. Ma il Presidente dovrà essere un politico dal grande profilo istituzionale, che conosca a fondo il funzionamento delle Camere".

Ripercorrendo poi la sua vita, De Benedetti afferma: "Compio ottant'anni, sono un uomo fortunato e sono vissuto in un'epoca straordinaria: dalla fabbrica - nel 1958 mio padre fermò il lavoro alla Gilardini per festeggiare Tunìn, il primo operaio arrivato con l'auto anziché in bici - all'economia digitale. Mi sono ammazzato di lavoro, poi a sessant'anni mi è successa una cosa che non credevo possibile: mi sono innamorato, e mi sono risposato. Grazie a mia moglie Silvia ho scoperto un'altra vita. Abbiamo girato il mondo in barca, ho coltivato interessi in campi che già prediligevo: arte, collezioni, musei...".

Le dichiarazioni dell'editore di Repubblica non sono piaciute a Marina Berlusconi. "Tra le tante cose che Carlo De Benedetti dice, con una presunzione e sfrontatezza che non finiscono mai di stupire, nell'odierno tentativo di autocelebrazione sul Corriere della Sera, ce n’è una su cui non si può non essere d’accordo: sì, lui è davvero "un uomo fortunato". Senza quei 500 milioni di euro che una sentenza assurda ci ha costretto a versargli per il Lodo Mondadori, senza quella fortuna piovuta dal cielo su un gruppo con una situazione debitoria decisamente complessa, oggi per De Benedetti ci sarebbe davvero ben poco da festeggiare. Nel leggere l’intervista, fa impressione l’elenco di fallimenti e clamorosi errori che De Benedetti cerca con evidente imbarazzo di giustificare. Nonostante tutto ciò, si permette di pontificare perfino su un business nel quale ha sempre cercato di entrare accumulando un insuccesso dietro l’altro, quello della televisione generalista. Le sue fosche profezie però ci confortano. Sul futuro della tv generalista, un settore nel quale siamo da leader e nel quale resteremo, non abbiamo mai avuto il minimo dubbio.

Le sentenze funeree di De Benedetti, famoso per non averne mai azzeccata una, suonano come l’ennesima conferma di quanto fondate siano le nostre certezze", ha dichiarato il presidente di Fininvest.

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