De Corato attacca La Russa: «Un tappo che ci ha frenato»

Maria Sorbi

Milano Dopo oltre trent'anni, Riccardo De Corato, esponente di Fratelli d'Italia, non siederà tra i banchi del Comune di Milano. E si rimette in tasca le sue 2.300 preferenze ottenute con la coalizione Parisi.

De Corato, dietro a questa sconfitta ci sono anche le tensioni che serpeggiano all'interno di Fratelli d'Italia?

«È assolutamente necessario rilanciare il partito e ripensare alla sua organizzazione interna».

Ignazio La Russa usa i toni della resa dei conti e, riferendosi a lei, ha parlato di effetto tappo negli incarichi.

«Se un tappo c'è, semmai quel tappo è rappresentato da lui. Lui si è candidato in Puglia lasciando il posto a Massimo Corsaro che ci ha lasciato in braghe di tela. Ma non voglio personalizzare le polemiche, così rischiamo di fare ulteriormente male al partito».

Cosa intende per riorganizzazione di Fratelli d'Italia?

«Intendo che devono lavorare tutti. E sempre, non solo nelle ultime settimane di campagna elettorale. Inoltre bisogna responsabilizzare più gente, affidando deleghe».

I malumori sono evidenti. C'è aria di scissione?

«Non è il momento. Dobbiamo lasciare da parte le battaglie personali e cominciare una seria riflessione. Venerdì ci riuniremo a Roma».

Comincerete dall'analisi dei dati elettorali?

«Ripartiamo da quelli. Da quel 2,3% che è decisamente al di sotto del potenziale che il nostro partito ha».

A Milano vi aspettavate di sforare il 3%?

«Ci aspettavamo più di quello che abbiamo preso. Significa che abbiamo un problema nelle grandi aree urbane. Eppure, se riusciamo a espugnare i piccoli Comuni (quest'anno la rossa San Giuliano), significa che c'è un lavoro da fare sull'organizzazione nei grandi centri».

La Russa ha promesso una maggior presenza a Milano. Ammettendo che si è concentrato solo sulla campagna elettorale a Roma.

«Ci vogliono cambiamenti reali. Si deve mobilitare tutto il corpo dirigente del partito».

Dietro a questa sconfitta (anche se per una manciata di voti) ci anche alcune scelte del centrodestra?

«Se intende la convivenza fra Lega e Ncd sì. La gente è rimasta spiazzata dall'alleanza dei moderati a Roma con Renzi e a Milano e in Lombardia con il centrodestra. Questa doppia coalizione ci ha fatto perdere credibilità. Dobbiamo recuperarla».

Quanti elettori avete perso?

«Troppi. E soprattutto è grave, gravissimo che in 500mila non siano andati a votare. Dobbiamo riconquistare la fiducia di quelle persone».

De Corato fuori dal Comune. Proseguirà la sua battaglia-contro in Regione?

«Sì, ma starò anche addosso al sindaco Giuseppe Sala come se fossi il 20esimo consigliere d'opposizione, quello più scomodo».

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