Elezioni Politiche 2018

Da De Falco a Paragone, M5S presenta i candidati "illustri"

De Falco, Zoccano, Lanutti, Carelli e Paragone: Di Maio presenta ufficialmente i primi candidati della "società civile" che correranno per il M5S

Da De Falco a Paragone, M5S presenta i candidati "illustri"

Gregorio De Falco in Toscana, Elio Lannutti in Lazio, Gianluigi Paragone in Lombardia, Vincenzo Zoccano ed Emilio Carelli (entrambi all'uninominale). Sono questi i primi cinque candidati - tutti capilista - della cosiddetta "società civile" che il Movimeno Cinque Stelle ha presentato oggi al Villaggio Rousseau di Pescara.

Li ha annunciati uno per uno Luigi Di Maio (capolista in un collegio campano), anticipando così i nomi di tutti i candidati - risultato delle Parlamentarie e delle scelte dei vertici - che saranno invece diffusi nelle prossime ore.

Dopo aver spiegato nel dettaglio i venti punti del programma del M5S, Di Maio ha chiamato sul palco i nomi più prestigiosi tra i candidati.

Si parte dal comandante Gregorio De Falco, lo stesso che il 13 gennaio 2012 urlava "vada a bordo, cazzo" al comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. "È una persona di grande umiltà che porta l’esperienza di un corpo che ha fatto grande il Paese".

Poi ci sono Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano delle disabilità, - secondo cui il punto forte del M5S è "la competenza" e che promette di non lavorare "per i disabili", ma "con i disabili" - e Elio Lanutti, presidente Adusbef e da tempo sostenitore grillino.

E due giornalisti: Emilio Carelli - "conquistato dai valori dei Cinque Stelle" - e Gianluigi Paragone.

In serata è arrivata la lista dei "vincitori" delle Parlamentarie: sono i candidati ai collegi plurinominali (tutti i nomi), frutto del voto degli iscritti, ma soprattutto delle selezioni - prima e dopo il voto - da parte dello staff del M5S, che ha "epurato" le liste da candidati scomodi e imbarazzanti.

Nella speranza, almeno nelle intenzioni della Casaleggio Associati, di evitare l'effetto "dilettanti allo sbaraglio" che aveva caratterizzato la compagine grillina nel 2013.

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