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Democratici, ultimo test. Ora Biden parte favorito

Sei stati al voto nel mini Tuesday, Sanders rischia. I big: chiunque vinca, un vice donna

Democratici, ultimo test. Ora Biden parte favorito

Nuovo e forse decisivo appuntamento con gli elettori americani per Joe Biden e Bernie Sanders, il primo della corsa a due per conquistare la nomination democratica e sfidare Donald Trump a novembre. Sono sei gli stati al voto nel mini Super Tuesday per le primarie di Usa 2020, con in palio in totale 352 delegati. L'ex vicepresidente parte favorito dopo il trionfo a sorpresa in 10 dei 14 stati dello scorso super martedì, preceduto e seguito dall'endorsement dei principali candidati che hanno abbandonato la corsa: Pete Buttigieg, Amy Klobuchar, Mike Bloomberg e, da ultimo, quello della senatrice della California Kamala Harris e del collega del New Jersey Cory Booker. Manca solo la senatrice progressista del Massachusetts Elizabeth Warren, l'ultima a ritirarsi, che ancora non ha sciolto le riserve. Ma Biden si trova in una posizione di forza, con ormai tutto l'establishment del partito allineato sulla sua candidatura. Lo stesso establishment che Sanders accusa di remargli contro. Nella tornata elettorale di oggi vanno al voto lo stato di Washington, Idaho, North Dakota, Missouri, Mississippi e Michigan. Quest'ultimo è considerato l'appuntamento più importante con un bottino di 125 delegati, ed è proprio nello stato della Rust Belt che si sono concentrati negli ultimi giorni i due rivali dell'Asinello. Secondo il sondaggio di Detroit Free Press l'ex vice presidente può contare sul 51% delle preferenze, contro il 27% del senatore socialista del Vermont. E se Bernie non riuscirà a ripetere il successo del 2016 contro Hillary, diventerà davvero difficile riuscire a fermare la corsa dell'ex numero due di Barack Obama. Quattro anni fa erano stati soprattutto i giovani - quasi il 20% dell'elettorato - a votare in modo schiacciante per Sanders, e anche in questo caso rimane in testa (con il 58% contro il 17%) nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 34 anni. A livello generale invece, da un sondaggio della Cnn condotto alla vigilia del mini Super Tuesday emerge che il 52% dei dem vuole Biden come candidato del partito per la Casa Bianca, mentre il 36% preferirebbe Sanders. Nel frattempo, il sito Axios ha diffuso il primo toto-nomi di un possibile governo Biden, discusso dal suo entourage. Molte delle personalità che compaiono nell'elenco sono legate all'ex amministrazione Obama, a partire dal potenziale futuro segretario di stato, dove si parla dell'ex capo della diplomazia Usa John Kerry o di Susan Rice, ex consigliera per la sicurezza nazionale. Bloomberg potrebbe essere un'opzione per guidare la Banca Mondiale, mentre l'ex sindaco di South Bend Buttigieg potrebbe diventare ambasciatore americano all'Onu o rappresentante per il commercio. Per quanto riguarda la vice presidenza, invece, sta crescendo il momentum per avere una donna nel ticket dem di Usa 2020. Le campagne di Biden e Sanders - secondo diversi osservatori - stanno iniziando a pensare che sarebbe una scelta vincente nell'ottica della sfida a Trump. Ancora meglio se si trattasse di una donna afroamericana, è stato l'invito rivolto ai due rivali dal reverendo Jesse Jackson, leader dei diritti civili. Le più accreditate sono la senatrice Harris, ma anche la collega del Massachusetts Warren, e quella del Minnesota Klobuchar.

Ma si parla anche dell'ex candidata governatrice in Georgia, l'afroamericana Stacey Abrams.

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