di I desideri aiutano a non invecchiare, o almeno a invecchiare molto lentamente. Certo, i desideri non soddisfatti possono portare delusioni e malinconie, ma comunque danno il senso di una vita che intende aprirsi al futuro. In genere desideriamo ciò che corrisponde alla nostra cultura, e la soddisfazione di ciò che si desidera appare necessaria per sviluppare la nostra personalità. Poi ci sono i desideri indotti: qualcosa di cui neppure si sapeva l'esistenza, che invece la pubblicità ci fa conoscere e, appunto, desiderare.
Il desiderio sessuale è un sentimento naturale che insorge durante l'adolescenza e che con il trascorrere del tempo, per motivi culturali, non solo naturali, tende ad affievolirsi. Anche se Goethe, ultraottuagenario, durante un periodo di cura con le acque nella città termale di Baden Baden, racconta di essersi invaghito di una baronessa, anche lei avanti con gli anni, commentando il fatto con una lapidaria affermazione: ci si innamora a qualsiasi età e i sensi non riposano mai. E poiché in quell'avventura Goethe sembra essere stato ampiamente corrisposto dalla baronessa, entrambi hanno potuto godere della loro passione con assoluta naturalezza. Beati loro. Per molti quel desiderio è un lontano ricordo vissuto con nostalgia. Ma non è il caso di scoraggiarsi: la scienza vede e provvede.
Così entra nel mercato, con l'autorevole consenso della Food and drug administration , la pillola sorella del viagra per l'uomo, tutta dedicata alla donna. E come si poteva, in quest'epoca in cui trionfa la parità di genere, lasciare la donna senza quella pillolina azzurra che allieta la sessualità maschile? Però, nonostante tutte le uguaglianze evocate dai paladini delle pari opportunità, la differenza anatomica tra uomo e donna, almeno in fatto di organi sessuali, rimane. Ciò significa che il viagra maschile sollecita in senso meccanico l'organo sessuale maschile per renderlo efficiente nella sua funzione; ma con la donna, come si fa?
La pillola per lei deve agire sul desiderio: indurre il desiderio sessuale. Ma i desideri, come si è detto, nascono dal proprio cuore, perfino quelli indotti dalla pubblicità che riesce a fare centro se colpisce l'immaginazione, i sentimenti delle persone. E l'idea stessa di poter indurre un desiderio, come quello sessuale, ha qualcosa di brutale, di violento. Chi ha prodotto questo viagra femminile, ha pensato alla donna come a un animale su cui si può intervenire trasformando, deformando i suoi sentimenti, la sua vita affettiva.
Posso capire l'utilità farmaceutica di ciò che aiuta a soddisfare il desiderio sessuale quando, da un punto di vista organico, l'età o altro non lo consentono. Ma l'induzione di quel desiderio attraverso una pillola non è qualcosa di molto diverso da una manipolazione della mente.
Mi chiedo quale donna possa volere questo trattamento, delegando alla chimica quello che dovrebbe essere soddisfatto dal proprio universo affettivo, dall'amore. Quella pillola è un esempio di come la prepotenza della scienza possa annientare il significato stesso dell'essere umano e non svilupparne l'emancipazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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