Nel carcere venezuelano di El Rodeo I lo stesso in cui da oltre un anno è detenuto l'italiano Alberto Trentini esplodono nuove denunce di torture, isolamento forzato e condizioni disumane. Il nostro cooperante era stato arrestato il 15 novembre 2024 mentre lavorava per l'ong Humanity & Inclusion e, da allora, è ostaggio del presidente de facto Nicolás Maduro, senza sapere di cos'è accusato né avere accesso ai suoi legali.
L'altroieri i familiari dei prigionieri politici hanno protestato davanti alla Procura generale di Caracas denunciando gli abusi sistematici nel carcere di Trentini con una serie di testimonianze dettagliate. A cominciare da quella di Hiowanka Ávila Rivas, sorella di un prigioniero condannato a 30 anni, secondo la quale nel Rodeo I quattro reclusi sono rimasti nudi per 21 giorni, ammanettati 24 ore su 24 e con cibo ridotto al minimo. Inoltre, da settimane nel carcere dove sono reclusi anche minori ed ultra-settantenni malati, sono vietate le visite e la consegna di cibo e medicinali, in palese violazione delle convenzioni internazionali. Le ong locali denunciano "violazioni flagranti", chiedendo l'ingresso di osservatori indipendenti nel Rodeo I mentre sullo sfondo si muove anche lo scenario geopolitico.
Secondo il New York Times, il presidente statunitense Donald Trump avrebbe approvato un piano per operazioni segrete della Cia in Venezuela che potrebbe aprire la strada a una campagna militare più ampia, senza precisare quali azioni siano state autorizzate né quando potrebbero essere attuate. Allo stesso tempo, la Casa Bianca avrebbe riattivato un canale di negoziazione che aveva persino portato Maduro a ventilare l'ipotesi di dimettersi entro un paio d'anni. Tutte rivelazioni del quotidiano che aveva già scritto un mese fa che Trump aveva dato "luce verde" alla Cia.
A colpire in Italia è però soprattutto il silenzio sul caso Trentini la cui odissea, a parte qualche articolo nell'anniversario del suo arresto, è rimasta invisibile per oltre un anno. Un contrasto evidente rispetto alla mobilitazione per la giornalista Cecilia Sala, arrestata in Iran e trasformata in simbolo della libertà di stampa. Per lei prime pagine, vip, hashtag e appelli.
Per Trentini ostaggio di una dittatura con cui una parte della sinistra italiana e i 5 Stelle mantengono un'indulgenza inspiegabile se non con ideologia ed antiamericanismo nulla o quasi, a parte le critiche al governo Meloni. Intanto El Rodeo I, dove Trentini sconta, da innocente, la sua prigionia, continua ad essere un buco nero dei diritti umani, uno dei peggiori penitenziari del Sudamerica.